Artrosi del polso: incidenza, cause e possibili soluzioni

Oggi parleremo di artrosi del polso, una patologia cronica causata dall’usura della cartilagine dell’articolazione che compone questo distretto osseo, che colpisce una fascia di popolazione relativamente ristretta, ma che può avere conseguenze invalidanti.

Cosa si intende per artrosi del polso?

Come per tutte le altre forme di artrosi, alla base di quella del polso c’è una degenerazione dello strato cartilagineo che ricopre le estremità ossee che compongono l’articolazione.

Quest’ultima è formata dall’estremità distale del radio (osso dell’avambraccio) e da due ossa, lo scafoide e il semilunare, che fanno parte del carpo (le 8 ossa della mano più vicine all’avambraccio).

All’estremità del radio sono presenti 2 superfici leggermente concave, separate da una piccola cresta, dette faccette articolari, che grazie a una speciale struttura fibrocartilaginea si congiungono allo scafoide e al semilunare.

E’ proprio questa struttura cartilaginea, detta cuscinetto articolare, deputata a far scorrere correttamente fra loro le ossa che compongono l’articolazione del polso, ad essere interessata dall’artrosi.

Artrosi: cosa la causa e come si manifesta?

Tra le cause principali dell’usura della cartilagine dell’articolazione del polso, oltre alla normale degenerazione dovuta all’età (peraltro piuttosto rara), solitamente troviamo un’alterazione della normale anatomia dell’articolazione, dovuta a movimenti gravosi e ripetitivi, oppure a traumi come distorsioni o fratture (in questi casi si parla di “artrosi secondaria”).

I sintomi dell’artrosi del polso sono abbastanza tipici:

  • Dolore, soprattutto al mattino, quando il polso è stato fermo a lungo.
  • Limitazione dei movimenti.
  • Gonfiore nella zona.
  • Rumore proveniente dall’articolazione durante il movimento.

Purtroppo l’artrosi del polso è una patologia cronica, che tende a peggiorare con il tempo, ed è quindi importante diagnosticarla precocemente, per cercare di bloccarne l’evoluzione.

Artrosi del polso: diagnosi e cure

Per una corretta diagnosi è importante recarsi da uno specialista, che dopo un’attenta anamnesi, prescriverà degli esami radiografici, eventualmente seguiti da una risonanza magnetica.

A seconda dello stato dell’articolazione, verrà concordato il corretto iter di cura, che nella stragrande maggioranza dei casi sarà conservativo (la chirurgia è riservata solo ai casi molto gravi).

Purtroppo dall’artrosi non si guarisce, ma si può alleviare il dolore con assunzione di farmaci antinfiammatori, con infiltrazioni di corticosteroidi e cercare di bloccare il processo degenerativo con esercizi mirati al recupero del corretto equilibrio neuromuscolare, sempre alterato in questi casi.

Tutti i tipi di artrosi sono dovuti proprio a una cattiva gestione delle articolazioni da parte del sistema neuromuscolare: è questo squilibrio che provoca uno scorrimento anomalo dei capi articolari fra loro, che comunicano a sfregarsi, usurando la cartilagine.

In questo frangente molto utile si è rivelata la terapia con il Cro®system, un innovativo macchinario in grado di agire direttamente sui centri di controllo neuromuscolare, facendoli lavorare meglio, senza che il paziente effettui alcun tipo di movimento (che nella maggior parte dei casi si rivelerebbe doloroso e controproducente).

artrosi polso crosystem

Tramite l’applicazione di un piccolo manipolo sui muscoli interessati, il Cro®system trasmette delle micro vibrazioni meccaniche quasi impercettibili, favorendo una remissione del dolore in tempi molto brevi (gli effetti compaiono già in seconda, terza giornata, vanno aumentando nei 15 giorni successivi e si mantengono nei mesi a seguire).

Grazie alla quasi totale scomparsa della sintomatologia dolorosa, il paziente potrà intraprendere anche tutta quella serie di esercizi mirati indispensabili per rieducarlo al corretto movimento.

La terapia col Cro®system, assolutamente priva di effetti collaterali e controindicazioni (non vengono utilizzati farmaci, campi magnetici o correnti elettriche), è molto breve: il manipolo va applicato per 3 giorni consecutivi, per circa mezz’ora al giorno.

Limiti
In situazioni di artrosi molto avanzata (quando si cominciano a formare vere e proprie malformazioni ossee) il Cro®system non può fare molto, ma all’inizio della patologia, alle prime manifestazioni di dolore e rigidità articolare, i risultati possono essere davvero molto soddisfacenti.

Per ulteriori informazioni su questo innovativo macchinario, utilizzabile a tutte le età, anche da portatori di dispositivi intracorporei, non esitate a contattare il Centro Cro®system Autorizzato più vicino a casa vostra: saremo lieti di venire incontro a tutte le vostre esigenze.

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