Rassegna Stampa 2007 – CroSystem Contro le cadute negli anziani
Agi On Line – A ROMA PROGETTO PILOTA PER PREVENIRE CADUTE ANZIANI
Prevenire le cadute degli anziani con un nuovo sistema di stimolazione muscolare: un protocollo di riabilitazione basato su una leggera vibrazione meccanica, priva di effetti collaterali, applicata localmente ai muscoli maggiormente implicati nella postura, come quadricipite e glutei. Una terapia che non incide direttamente sui muscoli, ma sul sistema nervoso, aumentandone la capacità di controllare le articolazioni. Il Comune di Roma (Commissione Politiche della Salute e Diritti dei Cittadini) avvierà il prossimo 30 gennaio una sperimentazione su 100 persone selezionate in due centri per anziani della Capitale.
Il progetto pilota, frutto di un’intesa con le Università Cattolica (istituto di Fisiologia umana e La Sapienza (istituti di Fisiologia umana e di Medicina Fisica e Riabilitazione) e con l’ateneo di Perugia, si propone di arginare un fenomeno che, secondo dati forniti dall’Istituto superiore di Sanità, rappresenta per gli anziani in Italia la sesta causa di morte e determina il 40% dei ricoveri ospedalieri.
Ogni anno nel nostro Paese il 35% degli over 65 subisce almeno una caduta traumatica: nel Lazio la percentuale corrisponde a 375.000 casi, 200.000 dei quali solo a Roma. La conseguenza più comune di una caduta e’ la rottura del femore, trauma che in Italia colpisce 80.800 persone all’anno. Il 20% delle quali muore entro 12 mesi. Solo per la fratture del femore, i costi annui per ricoveri e interventi sono pari a 394 milioni di euro, quelli dovuti all’infarto si aggirano sui 270 milioni di euro, mentre 108 milioni e’ il totale della spesa per l’invalidità e l’accompagnamento per 18mila anziani che annualmente rimangono invalidi.
Se a questi costi diretti si aggiungono le spese indirette, come le ore di lavoro perse dai familiari impegnati nell’assistenza all’anziano la cifra raggiunge 1 miliardo e 97 milioni di euro. Il trattamento, applicato tramite l’utilizzo di un macchinario nominato CroSystem, consiste in una seduta della durata di mezz’ora, da ripetere per tre giorni consecutivi. Secondo dati scientifici raccolti dall’ Università Cattolica di Roma e dall’ Università di Perugia nell’arco di 12 anni di sperimentazione, in soggetti di età superiore ai 65 anni, a 24 ore dal trattamento sui quadricipiti, la stabilita e’ aumentata del 33% e la potenza nelle gambe del 45%. A nove mesi dalla terapia, senza ripetere il trattamento, la stabilita e’ aumentata del 49% e la potenza nelle gambe del 65%. “Per fare un confronto – spiega il professor Guido Maria Filippi dell’Istituto di fisiologia umana della Cattolica – un’attività fisica tradizionale,svolta tre ore alla settimana per sei mesi, induce aumenti di potenza inferiori al 20%”. “La terapia – spiega Filippi – e’ applicabile anche a persone colpite da ictus e da alcune malattie neurologiche.
Viceversa non e’ applicabile in casi quali Parkinson e distrofia muscolare. Anche nella sclerosi multipla il trattamento funziona, ma solo su pazienti che hanno autonomia nel camminare. A febbraio partirà un protocollo all’ospedale Sant’Andrea su 150 soggetti affetti da questa malattia. Abbiamo – continua Filippi – casi di applicazione anche su bambini e atleti. Ci mancano ancora dati che dimostrino un aumento della qualità della vita. Ci siamo attrezzati per operare indagini basate su interviste e questionari da somministrare alle persone sottoposte al trattamento, nella convinzione che una simile terapia generi circoli virtuosi: in altre parole, la persona che si rafforza fisicamente sarà meno pigra, meno impaurita e sarà portata a muoversi di più, a coltivare le relazioni sociali e quindi ad aumentare la propria qualità della vita”.
Il reparto di geriatria dell’Università Cattolica ha sottoposto a terapia riabilitativa due gruppi di anziani affetti da osteoartrosi. Per un gruppo il protocollo prevedeva la somministrazione associata a ginnastica, per l’altro, la sola attività fisica.”Precisando subito che la malattia non e’ scomparsa – spiega il dottor Diego Ricciardi – abbiamo riscontrato nei componenti del primo gruppo una capacità di gran lunga maggiore di camminare in maniera fluida e stabile. Inoltre, per il 70% degli anziani del primo gruppo, non si e’ resa più necessaria la tradizionale attività di riabilitazione”. “Aver accettato a livello di istituzione una proposta presentata da due Università – ha spiegato il presidente della commissione Politiche della salute del Comune di Roma, Gemma Azuni – rientra nell’ambito di quelle sinergie pubbliche private dalle quali una oculata pianificazione sanitaria riteniamo non possa più prescindere. Il piano regolatore sociale approvato dal Comune si propone di adeguare i servizi all’evoluzione dei bisogni crescenti delle persone”. Il presidente della commissione Diritti dei cittadini, Pino Galeota, ha spiegato di aver tratto personalmente beneficio dal trattamento in seguito ad un serio incidente statale: “Da lì l’idea di proporlo, nella convinzione di poter incidere sia sul benessere fisico che sulla tasca della collettività. Presto saranno resi noti i nomi delle persone che si sottoporranno alla sperimentazione e dei centri per anziani coinvolti e dare modo a tutti di seguire il progetto e verificare gli eventuali risultati”.
Leggi l’articolo: Agi Online Sanità a Roma il progetto
Ansa.it – COMUNE ROMA: IN ARRIVO STIMOLATORI MUSCOLARI PER 100 ANZIANI ROMA
Dal 30 gennaio il Comune di Roma darà il via alla sperimentazione di uno speciale stimolatore muscolare meccanico per la riabilitazione motoria degli anziani. L’iniziativa, che vedrà coinvolte 100 persone sopra i 65 anni, e’ frutto di un protocollo d’intesa con l’Università Cattolica di Roma, l’ateneo La Sapienza e l’Università di Perugia.
”Il progetto coinvolgerà due centri per anziani della capitale, ma non abbiamo ancora definito quali – ha detto il presidente della commissione comunale politiche della salute Gemma Azuni nel corso di una conferenza stampa – Sperimentare questa procedura e’ anche la chiara dimostrazione che l’opera congiunta delle attività sociali e sanitarie produce la salute integrale della persona”. Ogni anno, circa il 35% degli ‘over 65’ sono vittime di cadute, che, secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità, rappresentano la sesta causa di morte in Italia. ”Ho provato personalmente i benefici di questo macchinario, in seguito ad un incidente stradale – ha spiegato il presidente della commissione comunale diritti dei cittadini Pino Galeota del Comune – e ritengo importante estenderlo a tutta la collettività. La sperimentazione potrebbe ridurre significativamente i costi pubblici”.
Leggi l’articolo: Ansa 2007 – In Arrivo Stimolatori Muscolari per 100 anziani
AdnKronos Salute: AL VIA PROGETTO COMUNE ROMA PER PREVENIRE CADUTE ANZIANI
Per salvare gli anziani dalle cadute, di cui sono frequentemente vittime, uno stimolatore muscolare che aumenta la stabilità degli arti inferiori e previene fratture indesiderate. Il trattamento sperimentale, utilizzato già in alcune università italiane, ha convinto il comune di Roma, in collaborazione con gli atenei romani La Sapienza e Cattolica e l’Università di Perugia, ad avviare un progetto di prevenzione delle cadute accidentali che coinvolgerà circa 100 ospiti dei Centri anziani capitolini. Il progetto, al via il 30 gennaio, è stato presentato oggi in Campidoglio.
«L’apparecchio utilizzato – ha spiegato Guido Maria Filippi , neurofisiologo della Cattolica – emette stimoli meccanici sulle zone maggiormente implicate nella postura, quali i quadricipiti e i glutei». L’obiettivo è la stimolazione nervosa dei muscoli. «Quando si cade – prosegue Filippi- non è per una mancanza di forza muscolare, ma per una perdita di equilibrio e stabilità: una carenza dovuta alla mancanza di reattività. Il CroSystem agisce quindi sulla stimolazione dei muscoli e migliora i riflessi del paziente in caso si trovi a fronteggiare una situazione di rischio». (segue) La terapia prevede 3 sedute settimanali di 30 minuti ciascuna, per una durata 6-9 mesi. Il macchinario è utilizzato in forma sperimentale già da anni, «e i pazienti trattati con stimolazione sui quadricipiti – aggiunge il neurofisiologo – dopo 9 mesi hanno acquisito il 49% in più di stabilità e il 65% in più di potenza nelle gambe». Il trattamento potrebbe portare benefici «specialmente nel Lazio – ha affermato Pino Galeota, presidente della Commissione Diritti dei cittadini del Comune di Roma – dove c’è quasi 1 milione di over 65 e, di questi, oltre 370 mila cadono ogni anno. Nella sola città di Roma – conclude – a rischio frattura ci sono 190 mila anziani su un totale di mezzo milione».
Leggi l’articolo: AdnKronos 2007 – Progetto per prevenire cadute anziani
La Stampa.it: PREVENIRE LE CADUTE DEGLI ANZIANI CON LA STIMOLAZIONE MUSCOLARE
Prevenire le cadute degli anziani con un nuovo sistema di stimolazione muscolare: un protocollo di riabilitazione basato su una leggera vibrazione meccanica, priva di effetti collaterali, applicata localmente ai muscoli maggiormente implicati nella postura, come quadricipite e glutei. Una terapia che non incide direttamente sui muscoli, ma sul sistema nervoso, aumentandone la capacità di controllare le articolazioni. Il Comune di Roma (commissioni Politiche della Salute e Diritti dei cittadini) avvierà il prossimo 30 gennaio una sperimentazione su 100 persone selezionate in due centri per anziani della Capitale.
Il progetto pilota, frutto di un’intesa con le Università Cattolica (istituto di Fisiologia umana) e La Sapienza (istituti di Fisiologia umana e di Medicina fisica e riabilitazione) e con l’ateneo di Perugia, si propone di arginare un fenomeno che, secondo dati forniti dall’Istituto superiore di Sanità, rappresenta per gli anziani in Italia la sesta causa di morte e determina il 40% dei ricoveri ospedalieri.
Ogni anno nel nostro Paese il 35% degli over 65 subisce almeno una caduta traumatica: nel Lazio la percentuale corrisponde a 375.000 casi, 200.000 dei quali solo a Roma. La conseguenza più comune di una caduta è la rottura del femore, trauma che in Italia colpisce 80.800 persone all’anno. Il 20% delle quali muore entro 12 mesi. Solo per la fratture del femore, i costi annui per ricoveri e interventi sono pari a 394 milioni di euro, quelli dovuti all’infarto si aggirano sui 270 milioni di euro, mentre 108 milioni è il totale della spesa per l’invalidità e l’accompagnamento per 18mila anziani che annualmente rimangono invalidi.
Se a questi costi diretti si aggiungono le spese indirette, come le ore di lavoro perse dai familiari impegnati nell’assistenza all’anziano la cifra raggiunge 1 miliardo e 97 milioni di euro. Il trattamento, applicato tramite l’utilizzo di un macchinario denominato CroSystem, consiste in una seduta della durata di mezz’ora, da ripetere per tre giorni consecutivi. Secondo dati scientifici raccolti dall’università Cattolica di Roma e dall’università di Perugia nell’arco di 12 anni di sperimentazione, in soggetti di età superiore ai 65 anni, a 24 ore dal trattamento sui quadricipiti, la stabilità è aumentata del 33% e la potenza nelle gambe del 45%. A nove mesi dalla terapia, senza ripetere il trattamento, la stabilità è aumentata del 49% e la potenza nelle gambe del 65%. «Per fare un confronto – spiega il professor Guido Maria Filippi dell’Istituto di fisiologia umana della Cattolica – un’attività fisica tradizionale, svolta tre ore alla settimana per sei mesi, induce aumenti di potenza inferiori al 20%».
Leggi l’articolo: la stampa.it 2007 – prevenire le cadute degli anziani con la stimolazione muscolare
L’Unità.it ANZIANI: UNO STIMOLATORE DI MUSCOLI PER SALVARE DALLE CADUTE
Per «salvare» gli anziani dalle cadute, di cui sono frequentemente vittime, uno stimolatore muscolare che aumenta la stabilità degli arti inferiori e previene fratture indesiderate. Il trattamento sperimentale, utilizzato già in alcune università italiane, ha convinto il comune di Roma, in collaborazione con gli atenei romani La Sapienza e Cattolica e l’Università di Perugia, ad avviare un progetto di prevenzione delle cadute accidentali che coinvolgerà circa 100 ospiti dei Centri anziani capitolini. Il progetto, al via il 30 gennaio, è stato presentato ieri in Campidoglio. «L’apparecchio utilizzato – ha spiegato Guido Maria Filippi, neurofisiologo della Cattolica – emette stimoli meccanici sulle zone maggiormente implicate nella postura, quali i quadricipiti e i glutei».
Leggi l’articolo: L’unità.it 2007 – anziani uno stimolatore muscolare per prevenire le cadute
RomagnaOggi.it: IDEATA UNA NUOVA TERAPIA PER PREVENIRE LE CADUTE NEGLI ANZIANI
Ogni anno, circa il 35 per cento delle persone sopra i 65 anni sono vittime di cadute, che – secondo i dati del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità – in Italia rappresentano la sesta causa di morte negli anziani e determinano il 40 per cento dei ricoveri in strutture di assistenza, con elevati costi per la collettività.
Per prevenire questo fenomeno occorre rafforzare la muscolatura nell’anziano. Cosa effettivamente possibile, contrariamente a quanto ritenuto in passato. Le università Cattolica (Istituto di Fisiologia Umana), la Sapienza (Istituti di Fisiologia Umana e di Medicina Fisica e Riabilitazione) di Roma e l’Università di Perugia (Istituto di Fisiologia Umana) hanno sviluppato un nuovo protocollo di riabilitazione muscolare, basato su una leggera vibrazione meccanica applicata localmente sui muscoli maggiormente implicati nella postura (come ad esempio quadricipiti e glutei).
Questa procedura consente rapidi e significativi recuperi del controllo motorio, che tradotti in pratica significano maggiore forza, resistenza alla fatica e soprattutto aumento della stabilità. “Il ritorno sociale di questa sperimentazione è evidente: – spiega Gemma Azuni – la terza età ha innalzato il proprio livello di qualità della vita, e a un benessere fisico corrisponde una condizione psicologica più attiva. Sperimentare, ci auguriamo con successo, questa procedura è anche la chiara dimostrazione che l’opera congiunta delle attività sociali e sanitarie produce la salute integrale della persona”. “Ho provato personalmente i benefici di questo macchinario, in seguito ad un incidente stradale – spiega Pino Galeota – e ritengo importante promuoverlo ed estenderlo a tutta la collettività. Per questo, congiuntamente con la Commissione Salute, vogliamo sperimentarlo nel nostro territorio, per il momento su alcuni centri anziani della Capitale. La sperimentazione, frutto del protocollo d’intesa con le Università, potrebbe anche ridursi significativamente i costi pubblici”.
Leggi l’articolo: Romagna Oggi.it Ideata una nuova terapia per prevenire le cadute negli anziani
Agi Sanità: LAZIO – A ROMA PROGETTO PILOTA PER PREVENIRE CADUTE ANZIANI
Prevenire le cadute degli anziani con un nuovo sistema di stimolazione muscolare: un protocollo di riabilitazione basato su una leggera vibrazione meccanica, priva di effetti collaterali, applicata localmente ai muscoli maggiormente implicati nella postura, come quadricipite e glutei. Una terapia che non incide direttamente sui muscoli, ma sul sistema nervoso, aumentandone la capacità di controllare le articolazioni. Il Comune di Roma (commissioni Politiche della Salute e Diritti dei cittadini) avvierà il prossimo 30 gennaio una sperimentazione su 100 persone selezionate in due centri per anziani della Capitale.
Il progetto pilota, frutto di un’intesa con le Università Cattolica (istituto di Fisiologia umana) e La Sapienza (istituti di Fisiologia umana e di Medicina fisica e riabilitazione) e con l’ateneo di Perugia, si propone di arginare un fenomeno che, secondo dati forniti dall’Istituto superiore di Sanità, rappresenta per gli anziani in Italia la sesta causa di morte e determina il 40% dei ricoveri ospedalieri. Ogni anno nel nostro Paese il 35% degli over 65 subisce almeno una caduta traumatica: nel Lazio la percentuale corrisponde a 375.000 casi, 200.000 dei quali solo a Roma.
La conseguenza più comune di una caduta e’ la rottura del femore, trauma che in Italia colpisce 80.800 persone all’anno. Il 20% delle quali muore entro 12 mesi. Solo per la fratture del femore, i costi annui per ricoveri e interventi sono pari a 394 milioni di euro, quelli dovuti all’infarto si aggirano sui 270 milioni di euro, mentre 108 milioni e’ il totale della spesa per annualmente rimangono invalidi. Se a questi costi diretti si aggiungono le spese indirette, come le ore di lavoro perse dai familiari impegnati nell’assistenza all’anziano la cifra raggiunge 1 miliardo e 97 milioni di euro.
Il trattamento, applicato tramite l’utilizzo di un macchinario denominato CroSystem, consiste in una seduta della durata di mezz’ora, da ripetere per tre giorni consecutivi. Secondo dati scientifici raccolti dall’Università Cattolica di Roma e dall’Università di Perugia nell’arco di 12 anni di sperimentazione, in soggetti di età superiore ai 65 anni, a 24 ore dal trattamento sui quadricipiti, la stabilità e’ aumentata del 33% e la potenza nelle gambe del 45%. A nove mesi dalla terapia, senza ripetere il trattamento, la stabilità e’ aumentata del 49% e la potenza nelle gambe del 65%. “Per fare un confronto – spiega il professor Guido Maria Filippi dell’Istituto di fisiologia umana della Cattolica – un’attività fisica tradizionale, svolta tre ore alla settimana per sei mesi, induce aumenti di potenza inferiori al 20%”. “La terapia – spiega Filippi – e’ applicabile anche a persone colpite da ictus e da alcune malattie neurologiche. Viceversa non e’ applicabile in casi quali Parkinson e distrofia muscolare. Anche nella sclerosi multipla il trattamento funziona, ma solo su pazienti che hanno autonomia nel camminare. A febbraio partirà un protocollo all’ospedale Sant’Andrea su 150 soggetti affetti da questa malattia. Abbiamo – continua Filippi – casi di applicazione anche su bambini e atleti. Ci mancano ancora dati che dimostrino un aumento della qualità della vita. Ci siamo attrezzati per operare indagini basate su interviste e questionari da somministrare alle persone sottoposte al trattamento, nella convinzione che una simile terapia generi circoli virtuosi: in altre parole, la persona che si rafforza fisicamente sarà meno pigra, meno impaurita e sarà portata a muoversi di più, a coltivare le relazioni sociali e quindi ad aumentare la propria qualità della vita”.
Il reparto di geriatria dell’Università Cattolica ha sottoposto a terapia riabilitativa due gruppi di anziani affetti da osteoartrosi. Per un gruppo il protocollo prevedeva la somministrazione associata a ginnastica, per l’altro, la sola attività fisica. “Precisando subito che la malattia non e’ scomparsa”.
Leggi l’articolo: AgiSanità 2007 – progetto pilota per prevenire cadute anziani
KataWeb – ANZIANI: 35% VITTIMA CADUTE; A ROMA PROGETTO PREVENZIONE
Prevenire le cadute degli anziani con un nuovo sistema di stimolazione muscolare: un protocollo di riabilitazione basato su una leggera vibrazione meccanica, applicata localmente ai muscoli maggiormente implicati nella postura, come quadricipite e glutei. Una terapia che non incide direttamente sui muscoli, ma sul sistema nervoso, aumentandone la capacità di controllare le articolazioni. Il Comune di Roma avvierà il prossimo 30 gennaio una sperimentazione su 100 persone selezionate in due centri per anziani della Capitale. Il progetto pilota, frutto di un’intesa con le Università Cattolica e La Sapienza e con l’ateneo di Perugia, si propone di arginare un fenomeno che, secondo dati forniti dall’Istituto superiore di Sanità, rappresenta per gli anziani in Italia la sesta causa di morte e determina il 40% dei ricoveri ospedalieri. Ogni anno nel nostro Paese il 35% degli over 65 subisce almeno una caduta traumatica. La conseguenza più comune di una caduta è la rottura del femore, trauma che in Italia colpisce 80.800 persone all’anno. Il 20% delle quali muore entro 12 mesi. I costi per l’assistenza, diretti o indiretti (ad esempio le ore di lavoro perse dai familiari) raggiungono la cifra di 1 miliardo e 97 milioni di euro.
Leggi l’articolo: KataWeb 2007 – Anziani a rischio cadute
Repubblica.it – ANZIANI: 35% VITTIMA CADUTE; A ROMA PROGETTO PREVENZIONE
Prevenire le cadute degli anziani con un nuovo sistema di stimolazione muscolare: un protocollo di riabilitazione basato su una leggera vibrazione meccanica, applicata localmente ai muscoli maggiormente implicati nella postura, come quadricipite e glutei. Una terapia che non incide direttamente sui muscoli, ma sul sistema nervoso, aumentandone la capacità di controllare le articolazioni. Il Comune di Roma avvierà il prossimo 30 gennaio una sperimentazione su 100 persone selezionate in due centri per anziani della Capitale. Il progetto pilota, frutto di un’intesa con le Università Cattolica e La Sapienza e con l’ateneo di Perugia, si propone di arginare un fenomeno che, secondo dati forniti dall’Istituto superiore di Sanità, rappresenta per gli anziani in Italia la sesta causa di morte e determina il 40% dei ricoveri ospedalieri. Ogni anno nel nostro Paese il 35% degli over 65 subisce almeno una caduta traumatica. La conseguenza più comune di una caduta e’ la rottura del femore, trauma che in Italia colpisce 80.800 persone all’anno. Il 20% delle quali muore entro 12 mesi. I costi per l’assistenza, diretti o indiretti (ad esempio le ore di lavoro perse dai familiari) raggiungono la cifra di 1 miliardo e 97 milioni di euro.
Leggi l’articolo: Repubblica.it 2007 – anziani vittima cadute
Yahoo Notizie Italia – CADUTE DEGLI ANZIANI: A ROMA PARTE PROGETTO-PILOTA PER PREVENIRLE
Un protocollo di riabilitazione basato su una leggera vibrazione meccanica applicata localmente ai muscoli maggiormente implicati nella postura, come quadricipite e glutei: ecco la nuova strategia di prevenzione delle cadute degli anziani . Il Comune di Roma avvierà il prossimo 30 gennaio una sperimentazione su 100 persone selezionate in due centri per anziani della Capitale, in collaborazione con l’Università Cattolica, l’Università La Sapienza e l’Università di Perugia. Scopo della sperimentazione, combattere un fenomeno che, secondo dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, rappresenta per gli anziani in Italia la sesta causa di morte e determina il 40 per cento dei ricoveri ospedalieri. Ogni anno nel nostro Paese il 35 per cento degli over 65 subisce almeno una caduta traumatica. La conseguenza più comune di una caduta è la rottura del femore, trauma che in Italia colpisce 80.800 persone all’anno, il 20 per cento delle quali muore entro 12 mesi. I costi per l’assistenza, diretti o indiretti raggiungono la cifra astronomica di 1 miliardo e 97 milioni di euro.
Leggi l’articolo: Yahoo Notizie 2007 – cadute degli anziani a roma un progetto pilota per prevenirle
PoliclinicoGemelli.it PROGETTO PILOTA PER RIABILITAZIONE MUSCOLARE PER PREVENIRE LE CADUTE ACCIDENTALI DEGLI ANZIANI
Prevenire le cadute degli anziani grazie a un sistema di stimolazione muscolare: un protocollo di riabilitazione basato su una leggera vibrazione meccanica, priva di effetti collaterali, applicata localmente ai muscoli maggiormente implicati nella postura, come quadricipite e glutei.Un trattamento che non incide direttamente sui muscoli, ma sul sistema nervoso, aumentandone la capacità di controllare le articolazioni. Il protocollo di riabilitazione muscolare è stato messo a punto dall’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università Cattolica di Roma, dagli Istituti di Fisiologia Umana e di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Università La Sapienza di Roma e dall’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Perugia. Questa procedura consente rapidi e significativi recuperi del controllo motorio, che tradotti in pratica significano maggiore forza, resistenza alla fatica e soprattutto aumento della stabilità, che per la popolazione anziana vuole dire ridurre il rischio di cadute. In virtù di questi primi risultati il Comune di Roma (in particolare per iniziativa delle Commissioni Politiche della Salute, presieduta da Gemma Azuni, e Diritti dei Cittadini presieduta da Pino Galeota) avvierà il prossimo 30 gennaio una sperimentazione su 100 persone selezionate in 2 centri per anziani della Capitale. Il progetto pilota, presentato lo scorso 10 gennaio in Campidoglio e frutto di un’intesa con l’Università Cattolica, La Sapienza e con l’ateneo di Perugia, si propone di arginare il fenomeno delle cadute accidentali e traumatiche che, secondo dati dell’Istituto Superiore di Sanità, rappresentano per gli anziani in Italia la sesta causa di morte e determinano il 40% dei ricoveri ospedalieri.
Ogni anno nel nostro Paese il 35% degli over 65 è vittima almeno di una caduta traumatica: nel Lazio la percentuale corrisponde a 375.000 casi, 200.000 dei quali solo a Roma. La conseguenza più comune di una caduta è la rottura del femore, trauma che in Italia colpisce 80.800 persone all’anno con una mortalità pari al 20% entro i 12 mesi dal trauma. Solo per la fratture del femore, i costi annui per ricoveri e interventi sono pari a 394 milioni di euro, quelli dovuti all’infarto si aggirano sui 270 milioni di euro, mentre 108 milioni è il totale della spesa per l’invalidità e l’accompagnamento per 18 mila anziani che annualmente rimangono invalidi, secondo uno studio presentato al Congresso nazionale SIOT 2004 dall’epidemiologo Prisco Piscitelli della Libera Università Mediterranea di Bari. Se a questi costi diretti si aggiungono le spese indirette, come le ore di lavoro perse dai familiari impegnati nell‘assistenza alle persone anziane la cifra raggiunge 1 miliardo e 97 milioni di euro.
«L’apparecchio utilizzato – ha spiegato Guido Maria Filippi, neurofisiologo della Cattolica – emette stimoli meccanici sulle zone maggiormente implicate nella postura, quali i quadricipiti e i glutei». L’obiettivo è la stimolazione nervosa dei muscoli. «Quando si cade – ha detto Diego Ricciardi, terapista della riabilitazione presso il Dipartimento di Scienze gerontologiche, geriatriche e fisatriche del Policlinico Agostino gemelli – non è solo per mancanza di forza muscolare, ma anche per una perdita di equilibrio e stabilità: una carenza dovuta alla mancanza di reattività. Il CroSystem agisce quindi sulla stimolazione dei muscoli e migliora i riflessi del paziente in caso si trovi a fronteggiare una situazione di rischio» Il trattamento prevede tre sedute settimanali di 30 minuti ciascuna, per una durata 6-9 mesi. Secondo i dati clinici al momento raccolti dall’Università Cattolica e dall’Università di Perugia nell’arco di 12 anni di sperimentazione, in soggetti di età superiore ai 65 anni, già a 24 ore dal trattamento sui quadricipiti, la stabilità è aumentata del 33% e la potenza delle gambe del 45%. A 9 mesi dalla terapia la stabilità è aumentata del 49% e la potenza nelle gambe del 65%.
Il CroSystem è grande poco meno di un forno a microonde ed emette stimoli vibratori meccanici, i quali trasmettono oscillazioni di forza ai muscoli trattati. La stimolazione indotta dall’apparecchio avviene a una frequenza adeguata per raggiungere il muscolo in profondità. In questo modo vengono attivati i centri nervosi che inviano al cervello opportuni stimoli.
«Il metodo è applicabile a qualsiasi individuo e non comporta effetti collaterali – ha concluso il prof. Filippi – trattandosi di vibrazioni assolutamente innocue. Dalle vibrazioni superconcentrate sul muscolo il cervello è come ‘bombardato’ e diviene più attento, più allenato a inviare comandi migliori al muscolo, che risponderà ottimizzando la sua efficienza». Il protocollo non riguarda solo gli anziani; sono infatti in avanzata fase di sperimentazione gli studi sulla riabilitazione da ictus e da paralisi cerebrali infantili, i cui risultati, insieme a quelli preliminari sugli effetti riabilitativi per la sclerosi multipla e l’intervento di protesi d’anca, saranno presentati insieme a quelli sugli anziani, data la loro rilevanza clinica e sociale, entro la prima metà dell’anno.
Leggi l’articolo: Policlinico.it progetto riabilitazione prevenire cadute anziani
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