Instabilità della caviglia: quando le distorsioni sono frequenti e dolorose
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Le distorsioni alla caviglia sono uno dei traumi più frequenti, oltre che la principale causa di instabilità della caviglia: almeno 5000 al giorno. Soprattutto durante lo sport (in particolare nella pallavolo, nel basket, nel calcio e nella corsa). tuttavia, possono essere frequenti anche semplicemente camminando (in particolare nelle donne che portano tacchi alti). La caviglia, molto dolorosamente, può cedere. Questo incidente può dare inizio a un periodo lungo, non raramente anche un anno e più, di dolori e di nuove e anche più dolorose distorsioni. Cerchiamo di capire perché questo succede e quali possono essere i rimedi.
Link alle evidenze scientifiche di questo metodo
Che cosa si intende per instabilità della caviglia?
Quando siamo in posizione verticale, siamo sorretti da una serie di leve (le nostre ossa) abbastanza lunghe, connesse da articolazioni e sostenute da un appoggio abbastanza piccolo, la pianta dei due piedi. Quando camminiamo l’appoggio è costituito, di volta in volta, da un solo piede.
Ruolo della caviglia nella instabilità.
La caviglia è il primo snodo, il suo lavoro deve essere molto preciso, perché, se viene utilizzata male (ad esempio per una irregolarità del terreno), tutto il peso del corpo deve essere in qualche modo gestito da questa piccola articolazione. In questa situazione la caviglia può “cedere”. Questo “cedimento” comporta una distorsione (effettivamente, possiamo vedere la caviglia che si piega in modo del tutto anomalo) e la distorsione provoca una serie di micro (a volte, non tanto micro..) lesioni di legamenti e altri tessuti della caviglia stessa.
Sintomi e primo intervento
Il dolore è il sintomo dominante, a volte associato a gonfiore.
Accorgimenti nel fatto acuto di un’instabilità della caviglia.
Una lesione, come ad esempio un piccolo taglio su una mano, richiede che la zona sia lasciata tranquilla, a riposo, per un po’ di tempo, in modo che i tessuti siano rigenerati e la lesione possa guarire. Con una mano è possibile, ma un piede, una caviglia, è sempre in movimento, a meno che non ci si metta in poltrona o a letto, o si cammini con le stampelle per non poggiare il piede per almeno 2-3 settimane, cosa abbastanza difficile da realizzare.
Nella quasi totalità dei casi, dopo una distorsione si continua a camminare, e già questo causa una grande difficoltà nella guarigione.
Conseguenze dell’instabilità della caviglia
Il dolore inoltre induce il sistema nervoso a cercare un modo di camminare tale da minimizzare la sensazione dolorosa e la lesione, ancora non guarita, fa si che le informazioni che il sistema nervoso raccoglie dalla caviglia (come si muove, cosa avverte dal terreno ecc.) siano alterate. Poiché queste informazioni sono essenziali per camminare bene, si sommano due problemi:
- Un modo anomalo di camminare per evitare di sentire dolore
- Informazioni alterate provenienti dalla caviglia
Probabili peggioramenti
Il problema della instabilità della caviglia tende a peggiorare senza un interveto risolutivo.
Il risultato sarà una forte instabilità della caviglia, ossia una predisposizione ad ulteriori distorsioni: si crea un circolo vizioso che può durare per mesi, ma anche per anni. Si parla di caviglia instabile, perché non riesce a tenere stabilmente la posizione e si “storce” con frequenza.
Si noti, che se il dolore può essere bloccato da farmaci, le alterate informazioni che vengono dai legamenti danneggiati, infiammati, non si riescono a correggere con i farmaci. Il problema quindi persiste e si rinnova con frequenti, a volte frequentissime nuove distorsioni.
Instabilità della caviglia: quali sono i rimedi?
Palliativi e risoluzione per l’instabilità della caviglia
Cure farmacologiche, tutori, riposo, sono i rimedi spesso proposti dopo le distorsioni alla caviglia. Tuttavia, queste influiscono poco: la caviglia va incontro a distorsioni ripetute, perché instabile.
La soluzione è chiaramente rendere stabile la caviglia. Come si può fare?
Rinforzo muscolare
Va eseguito un rinforzo dei muscoli che stabilizzano la caviglia. Gli stabilizzatori della caviglia sono i muscoli peronieri (Peroneus longus, brevis e tertius) e il muscolo tibiale anteriore. Sono muscoli raggruppati tra il ginocchio e la caviglia, un poco lateralmente.
Questa azione di rinforzo è molto difficile da eseguire con i comuni esercizi ed è facile aggiungere danno al danno con gli esercizi stessi, se non vengono eseguiti correttamente. Può anche succedere che, per timore di provocare altre lesioni, l’esercizio venga eseguito in maniera troppo leggera, e risulti quindi del tutto inefficace.
Ruolo del Crosystem
Si può ottenere una notevole stabilizzazione della caviglia ècon il Cro®system,. Questo trattamento determina in modo assolutamente rapido l’aumento di reattività, di capacità di controllo dei muscoli della caviglia. Il circolo vizioso viene spezzato.
Il Crosystem impone una serie di micro allungamenti-accorciamenti delle fibre muscolari (il paziente avverte solo una specie di leggera vibrazione, innocua, non fastidiosa). Questo stimolo è specifico per la sensibilità propriocettiva, che guida la nostra azione muscolare. Questa azione permette di far funzionare meglio e di più quanto può farlo. I tempi di applicazione, solo 3 giorni consecutivi 40-60 minuti al giorno, la persistenza dei risultati (mesi o permanenti) e l’intensità, consentono importanti miglioramenti del tutto rapidi.
L’effetto è quasi immediato e il riscontro chiarissimo: non si verificano più distorsioni camminando. La durata è permanente, almeno fino a un trauma veramente importante: non sarà più sufficiente un’irregolarità del terreno per produrre una distorsione
Effetti del Crosystem
Per ulteriori informazioni o chiarimenti sul meccanismo di azione di questo innovativo trattamento, privo di controindicazioni ed effetti collaterali (non prevede l’utilizzo di farmaci, campi elettrici e onde magnetiche), non esitate a contattare il Centro Cro®system Autorizzato più vicino a casa vostra: saremo lieti di venire incontro a tutte le vostre esigenze.
Link alle evidenze scientifiche di questo metodo
Il Crosystem è in uso da tempo presso diversi centri e istituzioni
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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