Ricostruzione crociato anteriore: tutto quello che c’è da sapere.
Dell’importanza del legamento crociato anteriore abbiamo già parlato a lungo in questo articolo. Oggi spiegheremo cosa succede quando, in seguito alla sua rottura, si procede chirurgicamente alla sua ricostruzione.
Quando è opportuno ricorrere all’intervento chirurgico?
La rottura del crociato porta con sé gravi conseguenze per il ginocchio, prima fra tutte l’instabilità, che non solo impedirà all’infortunato di riprendere a praticare sport, ma lo sottoporrà al rischio concreto di sviluppare artrosi nel corso degli anni.
La scelta del tipo di terapia dipende da tutta una serie di fattori (compresa la presenza di lesioni associate), che lo specialista dovrà valutare attentamente.
Di solito:
- Se la rottura è parziale e riguarda soggetti in età avanzata, che non praticano sport, si opta per quella conservativa, basata su una riabilitazione mirata al rafforzamento dei muscoli stabilizzatori dell’articolazione del ginocchio. In questo caso i pazienti dovranno astenersi dal praticare sport o attività pesanti.
- Se la rottura è totale e si presenta in soggetti giovani e/o sportivi, si opta per l’intervento chirurgico, di norma effettuato in artroscopia, a paziente sveglio (in anestesia spinale), in seguito al quale il soggetto ricomincerà a camminare quasi subito, con l’aiuto delle stampelle. Dopo un accurato percorso riabilitativo (della durata di alcuni mesi), il paziente potrà ricominciare a praticare sport in tutta tranquillità.
Come si effettua la ricostruzione del crociato?
L’intervento di ricostruzione del crociato può essere eseguito seguendo tre diverse metodiche, che elencheremo qui di seguito:
- Trapianto autologo dei tendini dei muscoli semitendinoso (ST) e gracile (GR): tramite una piccola incisione il chirurgo preleva due tendini flessori accessori situati nella parte posteriore della coscia. Viene poi realizzato un tunnel all’interno dell’osso, attraverso il quale vengono fatti passare i tendini suturati fra loro, che andranno a sostituire il crociato anteriore.
- Trapianto autologo del tendine rotuleo: il chirurgo espianta, tramite un’incisione, la porzione centrale del tendine della rotula, per poi inserirlo, come nel caso precedente, in un tunnel praticato nell’osso.
- Allograft: la tecnica è la medesima delle precedenti, solo che in questo caso il tendine viene non dal paziente stesso, ma da un donatore deceduto.
La prima tecnica è la più praticata, in quanto garantisce stabilità, una riabilitazione più semplice e minori problemi nel sito dove viene prelevato l’innesto, mentre l’utilizzo del tendine rotuleo tende a indebolire l’intera articolazione, richiedendo molta attenzione in fase riabilitativa. La terza metodica viene utilizzata solitamente in caso di interventi di revisione o di ricostruzione di più legamenti allo stesso tempo.
Riabilitazione post-intervento.
Indipendentemente dal tipo di intervento praticato, è fondamentale che dopo il paziente si sottoponga a sedute di fisioterapia volte a recuperare il tono muscolare e una completa escursione articolare.
Nell’immediato post operatorio il ginocchio verrà immobilizzato con una ginocchiera, e il paziente potrà camminare con l’aiuto delle stampelle. Contestualmente verrà utilizzato un dispositivo per il movimento continuo passivo, indispensabile per recuperare il mobilità. Subito dopo inizierà il percorso di recupero del tono muscolare, fondamentale per dare stabilità al ginocchio, mediante specifici esercizi effettuati sotto il diretto controllo del terapista.
In caso di ricostruzione del crociato, la riabilitazione risulta importante quanto l’intervento: purtroppo questa fase può risultare lunga e faticosa, soprattutto per quanto riguarda il recupero di forza nella gamba operata.
Come dimostrato in uno studio ampiamente documentato, in questa fase così delicata un aiuto determinante può essere dato dal CroSystem, un macchinario che, tramite microvibrazioni meccaniche applicate sui muscoli interessati, riesce ad accorciare i tempi di guarigione, permettendo un recupero totale del deficit di forza.
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