acido ialuronico e alternative
Prof. G.M.Filippi
LINK: Contatto diretto con il Centro Pilota di Roma e con i Centri abilitati
Non è raro sentir parlare di acido ialuronico, sia in campo estetico che ortopedico. Oggi cercheremo di capire che cos’è questa sostanza così preziosa per il nostro corpo, e come e perché può essere di aiuto in caso di artrosi del ginocchio.
Acido ialuronico e le alternative. Acido ialuronico: perché viene utilizzato nei casi di artrosi al ginocchio?
L’acido ialuronico è una sostanza prodotta dal nostro organismo allo scopo di proteggere i tessuti. L’azione idratante e il suo essere una sostanza fisiologica per il nostro organismo ne fanno un prodotto adatto a “riempire” il sottocute e quindi a “spianare” le rughe, da qui il suo successo in estetica.
Notevole il suo uso per alleviare il dolore delle articolazioni: grazie alle sue caratteristiche ha infatti una spiccata capacità di lubrificare le articolazioni, riducendo pericolosi attriti. Non a caso, l’acido ialuronico è fondamentale per proteggere le cartilagini (cioè quei tessuti che hanno lo scopo di minimizzarne l’attrito) dall’usura.
Acido ialuronico e le alternative.Ruolo fondamentale dei muscoli per proteggere le articolazioni
Tuttavia, la gran parte del lavoro di protezione delle articolazioni, anche se non ce ne accorgiamo, lo svolgono i muscoli, ma la vita sedentaria, la scarsa abitudine al movimento possono rendere il loro lavoro molto meno efficiente. Se i muscoli sono deboli nella loro azione, la cartilagine articolare deve così lavorare molto di piùì e, specialmente nelle articolazioni che sorreggono il nostro peso (ginocchio, anca), comincia ad assottigliarsi.
Altri fattori, come traumi o una cattiva postura possono peggiorare la situazione. Il progressivo assottigliamento delle cartilagini nel tempo esporrà i capi articolari allo sfregamento, da cui dolore. Il dolore peggiorerà il movimento e quindi aumenterà il danno con progressiva usura dei capi articolari (artite o atrosi): un tipico circolo vizioso.
Cosa si può fare, considerato che ad oggi la cartilagine NON si può rigenerare?
Si può lubrificare l’articolazione.
A questo scopo viene utilizzato l’acido ialuronico. In caso di lesioni di media e modesta entità, le infiltrazioni di acido ialuronico si sono dimostrate piuttosto efficaci.
La procedura di infiltrazione è semplice e veloce, si effettua senza alcun tipo di anestesia e può essere ripetuta nel tempo a discrezione dello specialista, in quanto priva di effetti collaterali.
Acido ialuronico e le alternative. Il trattamento con acido ialuronico ha però delle limitazioni e qualche rischio:
- Il risultato è limitato nel tempo, in quanto questa sostanza tende ad essere riassorbita dall’organismo in circa 2-3 mesi.
- L’acido ialuronico in sé è considerato innocuo, tuttavia deve essere iniettato conficcando un ago nella profondità dell’articolazione, “a cielo coperto” (si vede dove l’ago entra, ma non che strada fa). Non tutti sono fatti nello stesso modo e qualche danno potrebbe verificarsi.
Acido ialuronico e le alternative. Rimettere in funzione la muscolatura.
Rimettere in funzione la muscolatura è la scelta migliore perché non agisce sui sintomi, ma direttamente sulle cause dell’artrosi al ginocchio. Tuttavia un detto dei medici esprime bene il problema: “il soggetto artrosico dovrebbe fare esercizio fisico, ma se lo fa è peggio”. Nell’esercizio fisico per rinforzare la muscolatura le nostre articolazioni devono essere messe sotto sforzo e il dolore e soprattutto il danno aumentano.
Acido ialuronico e le alternative. Artrosi del ginocchio: l’importanza di una corretta funzione motoria.
Per contrastare in maniera risolutiva l’artrosi del ginocchio è fondamentale eliminarne la causa, ossia spezzare quel circolo vizioso creato dalla cattiva gestione della stabilizzazione articolare da parte del sistema neuromuscolare.
Il classico esercizio fisico se non è impossibile per il dolore, accentua il danno. Il problema può essere aggirato agendo direttamente sul controllo dell’articolazione, quindi senza fare
esercizio fisico, almeno fino a un sostanziale recupero dell’articolazione (movimento con assenza del dolore).
In questo senso, risultati molto incoraggianti sono stati ottenuti con l’utilizzo del Cro®system, un innovativo macchinario che emette micro allugamenti-accorciamenti del muscolo. Queste vanno ad agire sulla sensibilità propriocettiva che guida il controllo dei muscoli, aumentando il controllo articolare senza costringere il paziente a effettuare movimenti dolorosi e a volte controproducenti.
Se la situazione non è particolarmente compromessa (caso in cui solo la protesi può risolvere), il recupero può essere decisivo, in quanto la muscolatura viene messa in condizione di svolgere al meglio la sua funzione protettiva dell’articolazione, sopperendo alla mancanza della cartilagine.
Naturalmente anche questo trattamento ha dei limiti: quando le componenti articolari sono danneggiate irreparabilmente le possibilità si riducono, anche se il concetto di “irrimediabilmente danneggiato” cambia molto a seconda dei soggetti in base alle diverse capacità del sistema neuromuscolare di compensare situazioni anche molto compromesse.
Per ulteriori informazioni su questa metodica completamente priva di controindicazioni ed utilizzabile a tutte le età, non esitate a contattare il centro Cro®system autorizzato più vicino a casa vostra: saremo lieti di rispondere a tutte le vostre domande.
[gravityform id=”2″ title=”false” description=”false”]
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!