Le paralisi e la cura delle paresi
Prof. G.M. Filippi
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Sommario
- Paralisi e paresi
- Come utilizziamo un muscolo e le conseguenze nelle paresi.
- Paresi. Cosa fare per ridurre i deficit di movimento
- Possibilità e limiti nel recupero delle paresi
- Cura delle paresi, la nuova possibilità.
- Le paresi e il Crosystem
Le paralisi e la cura delle paresi
Paralisi e paresi indicano una condizione di perdita totale (paralisi) o parziale di capacità motoria.
La differenza è notevole, perché, in generale, in caso di perdita totale del movimento non si può far più nulla, la funzione muscolare, completamente perduta non si può recuperare. In caso di perdita parziale, si può invece fare molto.
Ci occuperemo quindi delle paresi e definiremo meglio, prima di tutto, cosa si intende con perdita parziale lella funzione motoria.
Le paralisi e la cura delle paresi. Come utilizziamo un muscolo e le conseguenze nelle paresi.
Anche se noi parliamo di muscoli (bicipite, tricipite, quadricipite, pettorale ecc.), in realtà per qualunque movimento noi non usiamo mai tutto il muscolo, ma solo piccole parti. Infatti, ogni muscolo è diviso in tanti sotto-muscoli, detti unità motrici, ognuna di queste è formata da fibre muscolari, da 5 a a 1000, comandate da una loro specifica fibra nervosa. Per qualunque movimento il nostro cervello attiva (recluta) un certo numero di unità motrici. Un video sulle unità motrici con possibili sottotitoli in italiano a questo link
In una paresi, alcune, o molte, o anche moltissime, unità motrici non rispondono più perché alcune o tante fibre nervose sono andate perdute. Se il danno è periferico, con molto tempo e quindi pazienza, la fibra nervosa si rigenera e può raggiungere di nuovo le fibre muscolari con cui ha perso contatto. La rigenerazione è però lentissima e ha una velocità di circa 1 mm al giorno… Se la lunghezza della fibra nervosa da rigenerare è lunga, quando arriverà, troverà cellule muscolari ormai inutilizzabili. 12-18 mesi è considerato il tempo massimo.
Nel frattempo? E dopo? Si può fare moltissimo.
Le paralisi e la cura delle paresi. Cosa fare per ridurre i deficit di movimento
Se si è persa l’innervazione di alcune unità motrici, restano le altre. Immaginiamo queste altre come tanti micromuscoli: possiamo farle diventare più potenti, più grosse e recuperare parti importanti del movimento.
Si dovrà lavorare come quando vogliamo far crescere un muscolo normale: dovremo fare esercizi con pesi, o comunque forzare quanto è rimasto. A volte, tuttavia, se il danno è importante, se le unità motrici rimaste sono veramente poche, le possibilità di recupero possono essere veramente poche.
La cura delle paresi. Possibilità e limiti nel recupero delle paresi
Abbiamo detto che dobbiamo far diventare più efficaci le unità motrici rimaste, quindi dobbiamo fare esercizi di potenziamento. Questi si fanno utilizzando dei pesi, mn mano i pesi si aumentano e così le unità motrici rimaste divengono più potenti e possono fare le veci di quelle perdute.
Cosa accade se non riusciamo ade avere forza sufficiente per muovere un peso? In particolare, cosa accade se le unità motrici rimaste non riescono a muovere neppure il peso del nostro braccio, della nostra gamba? In questi casi il problema è molto serio: significa che non possiamo fare gli esercizi per potenziare la massa muscolare rimasta e quindi non usciamo dal problema.
Un esempio, non raro è dato dalla lesione del plesso brachiale oppure la lesione dello SPE (sindrome del piede cadente), Vedi link specifico.
Le paralisi e la cura delle paresi, la nuova possibilità.
Quando non possiamo fare esercizi per potenziare le poche unità motrici rimaste, perché queste non hanno neppure la forza di sollevare l’arto che devono controllare, possiamo intervenire aumentando la loro efficienza. In parole povere, posso rendere più potente una macchina mettendoci un motore più grosso, oppure rendendo più efficace lo stesso motore.
Il Crosystem, nuova terapia agisce esattamente in questo modo, rende più efficiente le unità motrici rimaste. Se queste riusciranno a sollevare l’arto, il peso dell’arto sarà il punto di partenza per gli esercizi che andranno poi crescendo.
Le paralisi e la cura delle paresi e il Crosystem
Il Crosystem impone una serie di micro allungamenti-accorciamenti delle fibre muscolari (il paziente avverte solo una specie di leggera vibrazione, innocua, non fastidiosa: si applica con successo anche su neonati. La sua azione è far funzionare meglio e di più quanto può farlo. Per tale ragione è utilizzabile in moltissimi disabilità motorie, tra queste la paralisi ostetrica, vedi link specifico). Il Crosystem non rende più grosse le fibre delle unità motrici, ma le rende più efficienti, riusciranno a fare di più, perché guidate in modo più efficiente dalle reti nervose. Il Crosystem agisce sulle reti nervose.
Il trattamento con il Crosystem, nelle paresi più gravi consente di aprire la strada al recupero. E’ intuitivo, quanto possa abbreviare i tempi di recupero, la fatica, anche in tutti gli altri casi.
Gli effetti, in questi casi sono permanenti.
Limiti
Va valutata la singola situazione: il trattamento nelle paresi può sempre essere applicato con risultati notevoli, ma è necessario spiegare al paziente come sfruttare i risultati. Spesso il recupero di forza è risolutivo: recupero forza, uso di più il muscolo, più lo uso più si rinforza. Nei casi più difficili, serve un’attenzione da parte del paziente per utilizzare bene i risultati.
Il Crosystem è in uso da tempo presso diverse istituzioni
- La Asl di Latina, Offerto dalla Lega Italiana dei tumori
- La Asl di Prato
- Il Don Gnocchi di S.Maria al Castello
- Il Don Gnocchi S.Maria alla Pineta di Massa
- Il protocollo è inserito dal 2016 nelle linee guida americane per la spasticità
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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