paralisi ostetrica terapia

La paralisi cerebrale infantile: la riabilitazione

 

paralisi cerebrale infantile

paralisi cerebrale infantile

Prof. G.M.Filippi

LINK: Contatto diretto con il Centro Pilota di Roma e con i Centri abilitati

La paralisi cerebrale infantile è caratterizzata da problemi motori, e le cause possono essere le più varie, a volte sono ignote, non raramente esami radiologici non evidenziano alcun danno (in questi casi il danno è probabilmente biochimico).

Indipendentemente dalla causa, la riabilitazione nella paralisi cerebrale infantile deve essere precoce e continua. La riabilitazione delle forme neurologiche, quindi anche della paralisi cerebrale infantile, cerca di far funzionare meglio quanto può funzionare e quindi è in gran parte indipendente dalle cause del problema.

Sommario

 La riabilitazione motoria nella paralisi cerebrale infantile e il bambino.

La paralisi cerebrale infantile molto spesso si evidenzia quando il bimbo ha circa 1 anno, infatti, intorno a questa età il bambino comincia a tentare atti motori più complicati. In ogni caso, fatta la diagnosi, è opportuno iniziare precocemente il reccupero.  Servono riabilitatori specializzati in neuroriabilitazione e in neuroriabilitazione infantile, infatti si tratta di bambini, non raramente di pochi mesi, quindi la riabilitazione deve essere molto simile ad un gioco, certamente diversa da quella che deve e può fare un adulto.

Nella paralisi cerebrale infantile le tecniche sono infinite, occorre vedere come il bambino si adatta al “gioco”, altrimenti occorre cambiare gioco. I miglioramenti sono spesso lenti, ma dopo alcuni mesi si devono vedere cambiamenti. Altrimenti si deve cambiare.

La riabilitazione motoria nella paralisi cerebrale infantile, su cosa si basa?

Lo scopo è sfruttare la plasticità cerebrale. Ciò che è sano nel sistema nervoso del bambino, affetta da paralisi cerebrale infantile, deve assumersi almeno in parte i compiti che le aree lese non possono svolgere.

La riabilitazione motoria nella paralisi cerebrale infantile, come attivare la plasticità nervosa?

In parte dipende dal cervello del bambino, ovvero c’è una individualità importante e non predicibile ma in parte si attiva con la riabilitazione. Ci sono due metodiche, una tradizionale, una assolutamente innovativa.

Nella metodica tradizionaleil bambino compie e ripete movimenti, si dice che il cervello impara “facendo” il cervello impara “operando”. E’ il metodo più diffuso, purtroppo, molto lento.

Un metodo innovativo per stimolare la plasticità cerebrale nella riabilitazione motoria della paralisi cerebrale infantile.Il Crosystem 

Recentemente si è trovato il modo di stimolare le vie sensitive che determinano il controllo del movimento, ottenendo risultati positivi e  e ottenere effetti persistenti. E’ comunemente Chiamato Crosystem. Lo stimolo è costituito da una serie di micro-allungamenti-accorciamenti muscolari (si parla di decimi di millimetro). Il bambino sente solo una specie di leggera e veloce vibrazione. I bambini parlano spesso di “solletichino”. Non è doloroso, invasivo o fastidioso. E’ evidente che la procedura non è curativa, ma aiuta il bambino a trovare strategie motorie migliori, migliorando la funzione di ciò che è sano.

Il trattamento si chiama Crosystem, agisce direttamente sulle reti nervose, per tale ragione gli effetti sono molto rapidi, durano mesi o sono permanenti.

Si possono avere risultati sia nei casi di spasticità che in casi di flaccidità. Si può iniziare da 0 mesi.

I risultati del Crosystem nella riabilitazione motoria della paralisi cerebrale infantile

Personalmente divido i risultati in tre categorie, per cercare di chiarire cosa si può ottenere:

Il bambino dopo il trattamento:

  1. riesce a fare movimenti che prima erano impossibili o molto difficili (ad es. nella mano distonica o nel rilasciamento dell’ileopsoas, o nel rilasciamento degli adduttori).
  2. ha dei miglioramenti che non gli cambiano la quotidianità, ma sono ben evidenti ai genitori, facilitano in misura importante la riabilitazione tradizionale.
  3. ha miglioramenti che coglie un occhio o una mano esperta. Il terapista li vede e li sente, il suo lavoro è facilitato e quindi i risultati aumentano.

Elenco completo dei centri Crosytem

L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi 

[gravityform id=”2″ title=”false” description=”false”]

 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento