CroSystem su Mondo Salute del 2012
Articolo sul CroSystem pubblicato su “Mondo Salute” di Febbraio 2012
È un brevetto dell’eccellenza italiana il CroSystem, un’apparecchiatura medica dal nome curioso (counter reaction loop system, ovvero sistema ad anello di controreazione), che funziona sui muscoli degli atleti, sui postumi da ictus, sui tetraplegici. Il merito dei suoi benèfici effetti si deve a un paio di “olive”.
L’attrezzatura consiste, infatti, in una semplice asta metallica alla cui estremità, sotto un motorino, sono fissate una o due palline nere di plastica, le “olive” appunto, che, poggiate sulla pelle, vibrano delicatamente, provocando stimoli che agiscono sul sistema nervoso. L’azione del Crosystem è indicata per problemi ortopedici, neurologici, reumatici e di ictus (tranne che per il morbo di Parkinson e le distrofie muscolari). Inoltre, rassoda i muscoli addominali delle neomamme e potenzia il controllo motorio della massa muscolare degli atleti. Ha un solo “difetto”: è un’attrezzatura un po’ cara, visto che costa circa 18mila euro. Insomma, non si può tenere in casa, anche se ingombra come un aspirapolvere, e per ora la stanno acquistando gli studi medici e di fitness, le Asl e il centro di atletica di Formia.
Ma come nasce il Crosystem? È, come detto, una scoperta italiana, o meglio, una riscoperta e un perfezionamento. Che particolari sequenze di stimoli, spesso elettrici e di breve durata, potessero modificare il funzionamento delle reti nervose, lo aveva già capito, nel 1927, il premio Nobel russo, Ivan Petrovic Pavlov. La macchina da lui realizzata era, però, troppo elementare e poco efficace, così fu un gruppo di scienziati americani, negli anni Ottanta, a riprendere gli studi senza, tuttavia, riuscire a rimuovere due ostacoli: le vibrazioni dovevano essere accompagnate da forti stimoli elettrici e da farmaci. Furono, in seguito, dei ricercatori italiani a risolvere la questione, eliminando scariche e medicine. E come spesso accade per le migliori scoperte scientifiche, ci si è messo di mezzo anche un provvidenziale errore. Senza accorgersene, l’apparecchiatura che si stava sperimentando si era rotta: la macchina andava a una potenza inferiore a quella prevista, ma era quella giusta per “ingannare positivamente” il sistema nervoso. “Ingannare”? Sì, perché le vibrazioni a una particolare frequenza provocano dei microstimoli meccanici leggibili dai sensori nervosi della muscolatura, sensori che ricodificano i segnali dei muscoli, ampliandone il controllo motorio.
Le “olive” vengono appoggiate sulla pelle con una minima pressione e si sta con i muscoli in tensioni per 10 minuti, con pause di un minuto per riprendersi. E i risultati sono a dir poco sorprendenti, oltre che immediati. Per gli atleti gli effetti durano tre mesi, per le persone normali si arriva fino a sei mesi. Dopo 24 ore la stabilità negli anziani aumenta del 50%, la potenza delle gambe del 45%, la resistenza generale del 40%, mentre i pazienti operati al ginocchio recuperano a livelli non raggiunti dopo 270 giorni di riabilitazione tradizionale. Con un’avvertenza necessaria: il Crosystem non sostituisce la fisioterapia, ma permette al fisioterapista di lavorare su un paziente che sembra aver già seguito sei mesi di riabilitazione meccanica. E non bisogna fare confusione con le macchine vibranti reclamizzate in televisione, spesso giudicate pericolose dalla medicina e dalla legislazione. Perché l’effetto che produce il Crosystem non è quello di potenziare la massa muscolare, bensì quello di aumentare il controllo motorio dell’atleta o del paziente.
Stefano Messina
Articolo: Mondosalute
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