artrite

Artrite

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Prof. G.M. Filippi

Contatto diretto con il Centro Pilota di Roma ed elenco dei Centri abilitati

L’artrite non riguarda solo gli anziani, può colpire anche in età ben più giovane.  Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’artrite e sui vari metodi per evitarne il peggioramento.

Sommario

Cosa sono le articolazioni? Cosa è e come si instaura l’artrite?

Le nostre articolazioni servono a permttere il movimento. In esse troviamo molte componenti: strutture ossee, legamenti, muscoli, cartilagini, membrane e liquidi.

Affinché le articolazioni non si danneggino è indispensabile minimizzare gli attriti tra le diverse componenti ossee.

Questo compito è svolto fondamentalmente dalla cartilagine articolare e dai muscoli. La cartilagine si può consumare, i muscoli, guidati dal cervello devono evitare questo consume e, soprattutto, fare in modo che le componenti ossee non struscino l’una sull’altra. 

Il lavoro eseguito dal sistema neuromuscolare è il più complesso. Se fatto male avremo attriti, infiammazione (artrite).  Da un lato il paziente si muoverà sempre di meno a causa del dolore, dall’altro la cartilagine si consumerà sempre di più. Purtroppo, attualmente, non esiste alcun modo di rigenerare la cartilagine.

Ci si trova in sostanza in una situazione paradossale. Il paziente dovrebbe rinforzare, rendere più efficiente la muscolatura per cercare di aumentare la protezione dell’articolazione, ma al tempo stesso il movimento e l’esercizio fisico aumentano il danno e il dolore, e l’artite tende a peggiorare.

Eppure è indispensabile agire sulla funzione muscolare che è la vera causa del danno.

artrite tipologie

Artrite: quali sono i sintomi più comuni?

  • Dolore, gonfiore e rigidità della zona interessata.
  • Arrossamento e senso di calore.
  • Capacità di movimento ridotta.

All’inizio possono essere sintomi modesti, ma se non si corre prontamente ai ripari, si può giungere ad una progressiva difficoltà di utilizzo delle articolazioni interessate, rendendo estremamente difficoltose anche le più normali attività quotidiane.

artrite sintomi

Artrite: il Cro®system

L’unica vera cura consiste nel migliorare la performance muscolare.

L’artrite, quando è ancora in forma leggera può essere gestita con un lavoro specifico sulla muscolatura delle articolazioni, con una leggera attività motoria, e con l’uso di antinfiammatori ed antidolorifici (sempre sotto stretto controllo medico). Tuttavia, gli antidolorifici eliminano il dolore, ci consentono il movimento, ma non raramente questo peggiora la situazione.  anche se il dolore può rendere addirittura peggiorativa questa strada.

Nei casi più gravi ed invalidanti sarà invece necessario sostituire l’articolazione interessata tramite intervento chirurgico. In questo caso è però necessario considerare il fatto che una protesi non dura per sempre, e dopo del tempo (anche 20-30 anni) va sostituita nuovamente.

In molte forme di artrite, ottimi risultati si sono ottenuti con il CroSystem,

Il Cro®system applica sequenze di micro allungamenti-accorciamenti di frazioni di millimetro al muscolo su cui agisce. Questi microscopici movimenti (0,2-0,5 millimetri) stimolano la sensibilità che controlla quei muscoli (sensibilità propriocettiva) e questa migliora. Una migliore sensibilità propriocettiva migliora (e molto) la funzione muscolare (Aman et al. The effectiveness of proprioceptive training for improving motor function: a systematic review. 2015).

Il Cro®system non guarisce, fa funzionare meglio quello che può funzionare meglio. In questo modo si può tornare, in modo naturale, anche senza farmaci, ad uno stato fisiologico.

Un elevato numero di studi internazionali documenta tutto questo

Per questi motivi il Cro®system non ha effetti collaterali, si può applicare su tutti, anche in presenza di pacemakers o altri dispositivi.

.Il paziente, grazie a questo procedimento totalmente indolore, riesce a recuperare forza e libertà di movimento, con un conseguente miglior controllo della sintomatologia dolorosa, senza il ricorso ad antinfiammatori, che alla lunga possono risultare dannosi.

 

I limiti sono rappresentati dall’avanzamento del problema e dalla capacità del sistema neuromuscolare di riprendere il controllo della situazione. Tuttavia va sottolineato come, non raramente anche casi all’esame radiologico molto gravi, hanno dato risultati abbastanza sorprendenti. In quanto sorprendenti, non si può parlare di regola, ma di indicazione a provare.

Per ulteriori informazioni su questa metodica di cura, vi invitiamo a consultare l’elenco aggiornato di tutti i centri CroSystem abilitati, in Italia e all’estero, oppure, per ulteriori domande, a contattarci direttamente per email.

L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi

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