Prevenire la frattura del femore
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La frattura del femore nell’anziano è un evento spesso drammatico per le sue conseguenze. E’ indispensabile cercare di prevenire la frattura del femore.
La frattura del femore origina di solito da cadute. Le cadute nell’anziano sono un evento frequente e spesso drammatico, sia per i danni, sia per le conseguenze psicologiche. La caduta genera insicurezza, questo rende ancor più difficile il movimento.
La frattura del femore: Antiche e sbagliate convinzioni
In passato si pensava che la debolezza muscolare, la perdita di equilibrio fossero normali conseguenze dell’invecchiamento, come i capelli bianchi. Oggi sappiamo che non è vero, almeno in larghissima parte.
La perdita di mobilità, di autonomia, di equilibrio sono dovuti ad una progressiva sedentarietà. Il soggetto si muove poco, perde di capacità di movimento, si muove di meno e si instaura un circolo vizioso. Il problema maggiore non è la forza, ma la perdita di controllo del movimento.
Prevenire la frattura del femore
La prevenzione della frattura del femore è semplice: è l’attività fisica, leggera, regolare. Basta camminare un poco tutti i giorni, prendere l’ascensore al primo piano invece che al piano-terra. Banale, ma difficile se non si è abituati. Inoltre, uscire da uno stato di sedentarietà non è affatto facile.
L’aiuto del Crosystem per prevenire della frattura del femore
Uscire dalla sedentarietà, senza l’impatto duro di esercizi lunghi e faticosi, si può fare con l’ausilio del Crosystem. tecnica innovativa. Si basa sull’imporre al muscolo (in questi casi i muscoli della coscia e del gluteo) dei micro allungamenti-accorciamenti. si tratta di decimi di millimetro, il paziente avverte solo una specie di leggera vibrazione.
Questo trattamento potenzia la capacità di coordinazione motoria. Aumentano quindi: coordinazione, equilibrio, forza, resistenza alla fatica. Tutto questo aumenta anche la sicurezza e permette di prevenire efficacemente la frattura del femore. Il trattamento dura solo 3 giorni consecutivi. Non ci sono controindicazioni nè effetti collaterali.
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Limiti del Crosystem
Il primo limite è la volontà del soggetto. Dopo questo trattamento il paziente deve avere desiderio e voglia di sfruttare queste nuove capacità. in breve, il paziente, dopo, deve camminare, fare attività fisica, poca, leggera, ma regolare. Il secondo limite è la mobilità del soggetto. Se il soggetto non cammina affatto, il Crosystem non ha la capacità di farlo alzare. Si può utilizzare su chi, anche se pochissimo, deambula.
Il Crosystem è in uso da tempo presso diverse istituzioni
- La Asl di Latina, Offerto dalla Lega Italiana dei tumori
- La Asl di Prato
- Il Don Gnocchi di S.Maria al Castello
- Il Don Gnocchi S.Maria alla Pineta di Massa
- Il protocollo è inserito dal 2016 nelle linee guida americane per la spasticità
Elenco completo dei centri Crosytem
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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