Curare la rizoartrosi del pollice
Seguici sul nostro canale Youtube
Prof G.M. Filippi
LINK: Contatto diretto con il Centro Pilota di Roma
ed elenco dei Centri abilitati
Curare la rizoartrosi del pollice facendo lavorare meglio i muscoli di questo dito. Scopriamo la vera causa del problema.Come si manifesta: dolore quando stringiamo qualcosa usando il pollice. La rizoartrosi è un’artrosi dell’articolazione dl pollice trapezio-metacarpale, cioè l’articolazione alla, base del pollice. Vediamo di capire il meccansmo e come migliorare o risolvere.
SOMMARIO
Curare la rizoartrosi: come si crea un’artrosi
Curare la rizoartrosi: un’artrosi può regredire?
Curare la rizoartrosi facendo lavorare meglio i nostri muscoli: il Crosystem
Curare la rizoartrosi, il Cro®system e il suo funzionamento
Curare la rizoartrosi: come si crea un’artrosi
Prima di tutto cosa è un’artrosi? Le nostre articolazioni sono composte da due o più ossa che si muovono una rispetto all’altra. Nel punto in cui si muovono, non devono fare attrito. Per evitarlo o ridurlo, ci sono due gruppi di meccanismi.
- Materiali per ridurre gli attriti: la cartilagine articolare e liquidi di varia composizione
- L’azione muscolare: immaginate i nostri muscoli come tanti fili, alcuni che muovono le ossa, altri impediscono che le ossa si avvicinino troppo tra loro e ci sia sfregamento. Questo meccanismo è il migliore, ma anche il più difficile da usare.
Il cervello controlla i muscoli, se il suo controllo peggiora (per un trauma, per una disabitudine al movimento, per pigrizia, per un trauma), c’è uno sfregamento che consuma la cartilagine. Oggi non c’è nulla che faccia ricrescere una cartilagine articolare.
A questo punto abbiamo l’infiammazione (artrite), quando questa peggiora, l’osso si deforma e abbiamo l’artrosi.
Curare la rizoartrosi del pollice: un’artrosi può regredire?
Può regredire un’artrosi? Sì, può regredire se l’attrito tra le componenti articolari cessa. Per far cessare lo sfregamento è necessario che i muscoli lavorino bene controllando adeguatamente l’articolazione. Non è una questione di forza, ma di controllo. Anche per questo gli esercizi non risolvono.
Curare la rizoartrosi del pollice facendo lavorare meglio i nostri muscoli: il Crosystem
Il Cro®system lavora aumentando il controllo dell’articolazione, in questo modo lo sfregamento diminuisce e con essa l’articolazione.
Il Cro®system non cura l’artrosi, e l’artrite, fa funzionare meglio il sistema, rimuovendo le cause dell’infiammazione e questa, come è naturale, regredisce. Un rimedio assolutamente fisiologico, cioè naturale.
Curare la rizoartrosi del pollice, il Cro®system e il suo funzionamento
Il Cro®system applica sequenze di micro allungamenti-accorciamenti di frazioni di millimetro al muscolo su cui agisce. Questi microscopici movimenti (0,2-0,5 millimetri) stimolano la sensibilità che controlla quei muscoli (sensibilità propriocettiva) e questa migliora. Una migliore sensibilità propriocettiva migliora (e molto) la funzione muscolare (Aman et al. The effectiveness of proprioceptive training for improving motor function: a systematic review. 2015).
Il Cro®system non guarisce, fa funzionare meglio quello che può funzionare meglio. In questo modo si può tornare, in modo naturale, anche senza farmaci, ad uno stato fisiologico.
Un elevato numero di studi internazionali documenta tutto questo
Per questi motivi il Cro®system non ha effetti collaterali, si può applicare su tutti, anche in presenza di pacemakers o altri dispositivi.
Limiti
Sebbene molto efficace, la situazione va valutata in uno dei centri Cro®system
Per ulteriori chiarimenti su questa metodica vi invitiamo a consultare i Test Scientifici e l’elenco dei Centri Cro®system Autorizzati in Italia e all’estero, dove personale specializzato risponderà a tutte le vostre domande.
Il Crosystem è in uso da tempo presso diverse istituzioni
La Asl di Latina, Offerto dalla Lega Italiana dei tumori
Il Don Gnocchi di S.Maria al Castello
Il Don Gnocchi S.Maria alla Pineta di Massa
Il protocollo è inserito dal 2016 nelle linee guida americane per la spasticità
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
[gravityform id=”2″ title=”false” description=”false”]