Il Cro®system nel training sportivo: la Fatica
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Oggi parleremo di fatica, cioè quella percezione a cui corrisponde un decremento dell’energia meccanica prodotta. Vedremo è come possibile allenare la resistenza alla fatica e migliorare le performance sportive.
Qual’è l’origine della fatica?
Uno degli scopi dell’allenamento è aumentare la resistenza alla fatica. Tale obiettivo consente all’atleta di mantenere un alto livello di efficacia motoria. Lo scopo è anche ridurre il rischio di infortuni, la cui causa è spesso la fatica, che induce a commettere errori.
Ipotesi deplezione substrati
In passato si pensava che la fatica fosse dovuta essenzialmente all’esaurimento dei substrati energetici. In parole povere, finiva la “benzina”. Oggi si è capito che tale evenienza si verificava molto raramente. La fatica infatti tende a fermarci ben prima.
Ipotesi acido lattico
L’attenzione si è poi spostata sull’accumulo di acido lattico. Questa ipotesi è ancora oggi valida. Si tiene però vera solo in relazione a un tipo di fatica che è rapidamente smaltita (l’acido l’attico viene neutralizzato nel giro di pochi minuti).
Per spiegare il calo di energia meccanica, nel corso del tempo sono state prese in considerazione anche altre sostanze: gli ioni idrogeno, gli ioni potassio, i sali di ammonio, il fosfato inorganico.
Per comprendere meglio come si origina la fatica, è opportuno affrontare il problema in maniera più completa.
Tipi di fatica riconosciuti e documentati
La fatica può essere suddivisa fondamentalmente in due tipologie, a seconda delle cause che la provocano:
- Quella che origina dal sistema nervoso centrale (Fatica Centrale)
- Quella che origina dal muscolo (Fatica Periferica)
La Fatica Centrale
E’ dovuta a un declino del comando nervoso che parte dal sistema nervoso centrale. I suoi meccanismi sono molto incerti, gioca un ruolo non indifferente lo stato psichico del soggetto. Il training sportivo tradizionale, sia pure in modo indiretto, è in grado di agire su questa componente.
La Fatica Periferica
Oggi considerata la prima responsabile di quell’affaticamento che si protrae anche a distanza di uno o più giorni. Un problema questo assolutamente rilevante in molti sport. Oggi si sa che questo problema nasce da un eccesso di contrazione eccentrica.
La contrazione eccentrica
Ogni movimento è reso possibile dall’azione dei muscoli agonisti (es. quadricipite per estendere la gamba), coadiuvati anche da muscoli antagonisti per stabilizzare l’articolazione (ad esempio il bicipite femorale nella corsa e durante la fase di spinta nel balzo). Quando il quadricipite si contrae e si accorcia, il suo antagonista, il bicipite femorale, si contrae un poco e viene forzatamente allungato (contrazione eccentrica).
Se la contrazione dell’antagonista non è adeguata, ovvero è eccessiva rispetto alla velocità e alla potenza del movimento, possiamo avere in ordine crescente di gravità:
- Eccessiva spesa energetica (fatica precoce).
- Perdita di forza, potenza e velocità.
- Microlesioni nel muscolo che è andato in eccentrica, oggi ritenute responsabili dei dolori e della fatica muscolare “del giorno dopo” lo sforzo.
- Distrazioni muscolari di vario grado.
Il training sportivo e il ruolo della coordinazione motoria
Il grado di contrazione muscolare dell’antagonista è determinato dalla coordinazione motoria. Se troppo basso possiamo avere danni articolari, se troppo alto quanto sopra elencato. Se il muscolo agonista deve lottare contro un’eccessiva contrazione del suo antagonista, dovrà spendere molta più energia per lo stesso movimento. Inoltre, la velocità diminuirà.
Cro®system: un valido aiuto per migliorare la resistenza alla fatica
Il Cro®system applica sequenze di micro allungamenti-accorciamenti di frazioni di millimetro al muscolo su cui agisce. Questi microscopici movimenti (0,2-0,5 millimetri) stimolano la sensibilità che controlla quei muscoli (sensibilità propriocettiva) e questa migliora. Una migliore sensibilità propriocettiva migliora (e molto) la funzione muscolare (Aman et al. The effectiveness of proprioceptive training for improving motor function: a systematic review. 2015).
Un cattivo bilanciamento fra i muscoli agonisti/antagonisti
determinerà prestazioni molto inferiori e un più rapido affaticamento. Il cattivo bilanciamento favorirà microlesioni, i cui prodotti tissutali liberati accentueranno il senso di fatica e la sua persistenza (lunghi recuperi).
Il corretto bilanciamento agonisti/antagonisti
dipende dalla coordinazione motoria. Il training sportivo ricerca proprio questa coordinazione, questa ottimizzazione del bilanciamento tra muscoli antagonisti. Il suo conseguimento garantisce un gesto atletico che spesso definiamo “fluido”. Sarà un movimento potente, veloce, preciso, non affaticante. Purtroppo, tali allenamenti sono lunghi e i risultati molto variabili.
La coordinazione è un processo dettato dal sistema nervoso centrale. Il Cro®system agisce direttamente su quest’ultimo, ribilanciando il gioco agonisti/antagonisti (1, 2).
Il risultato dell’utilizzo del Cro®system nell’allenamento è un aumento della resistenza alla fatica, della potenza e del lavoro totale esterno (3, 4, 5, 6, 7, 8).
Il training sportivo, le reti nervose, la fatica
Il trattamento consiste nell’applicazione sui muscoli interessati di piccoli manipoli che gli impongono micro-allungamenti-accorciamenti. Questi, stimolano selettivamente, speciali recettori presenti nel muscolo stesso, i fusi neuromuscolari.
I fusi vanno a stimolare direttamente il sistema nervoso centrale.
Si lavora solo sui muscoli principali: ad esempio nel calcio professionistico si agisce su quadricipiti, tricipiti surali, bicipite femorale.
Il trattamento è fortemente efficace negli sport caratterizzati da “stop and go” (calcio, sci, tennis, basket ecc.), molto meno in sport dove gli aspetti metabolici sono dominanti (maratona).
Il Cro®system va applicato per 90 minuti al giorno, per 3 giorni consecutivi. Gli effetti persistono per almeno 45 giorni. In sport non di contatto come il tennis o lo sci, gli effetti persistono indefinitamente.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti su questa innovativa metodica, non esitate a contattare il Centro Cro®system autorizzato più vicino a casa vostra o contattarci via mail.
Bibliografia
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Fattorini L, rodioa A., Pettorossi V.E., Filippi G.M. Is the Focal Muscle Vibration an Effective Motor Conditioning Intervention? A Systematic Review. JFMK Volume 6 Issue 2 10.3390/jfmk6020039
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Il Crosystem è in uso da tempo presso diverse istituzioni
La Asl di Latina, Offerto dalla Lega Italiana dei tumori
Il Don Gnocchi di S.Maria al Castello
Il Don Gnocchi S.Maria alla Pineta di Massa
Il protocollo è inserito dal 2016 nelle linee guida americane per la spasticità
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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