Osteoporosi e innovazione
Oggi parleremo di osteoporosi, quella condizione che interessa l’apparato scheletrico, determinandone una progressiva demineralizzazione, e che colpisce una larga parte della popolazione anziana, prevalentemente di sesso femminile.
Cosa si intende con il termine osteoporosi?
L’osteoporosi è una patologia sistemica che colpisce lo scheletro e deteriora il tessuto osseo, riducendone la densità minerale (quantità di minerali per cm cubo), rendendo le ossa più fragili e aumentando di conseguenza il rischio di frattura.
A differenza di quanto si possa pensare, le ossa sono protagoniste di un rimodellamento continuo nel corso della vita: le componenti cellulari più vecchie vengono riassorbite, mentre vengono depositate nuove cellule. Se in giovane età l’attività di deposizione ossea supera di gran lunga quella di riassorbimento, con il passare del tempo i due processi raggiungono un certo equilibrio, che in età avanzata viene meno, a favore del riassorbimento, con conseguente riduzione della densità delle ossa.
Nei soggetti anziani l’impalcatura ossea subisce una rarefazione: l’osso diventa “poroso” (da qui il termine osteoporosi), leggero e meno resistente. Nelle persone che soffrono di osteoporosi il rischio di frattura si fa più alto, anche i seguito a traumi minimi, e interessa in particolare vertebre, femore e polso.
Osteoporosi: cause e fattori predisponenti
In Italia, più del 20% di donne oltre i 40 anni e quasi il 15% degli uomini over 60 soffre di osteoporosi. L’80% circa dei soggetti colpiti da questa patologia è costituito da donne in post menopausa.
L’invecchiamento è una delle cause principali di osteoporosi, ma non certo l’unica; fra queste troviamo infatti:
- Bassi livelli di estrogeni nelle donne (questi ormoni svolgono un ruolo fondamentale per la salute delle ossa). La menopausa è fra i principali fattori predisponenti all’osteoporosi.
- Limitata attività fisica
- Bassi livelli di calcio, fosforo e vitamina D
- Anoressia e magrezza estrema: il tessuto adiposo produce estrogeni, che tendono a calare in seguito a bruschi dimagrimenti.
- Predisposizione genetica
Fra le altre cause che possono favorire una demineralizzazione ossea troviamo alcuni farmaci come chemioterapici, cortisonici e antiepilettici, e l’esposizione alle radiazioni ionizzanti (come accade nelle sedute di radioterapia).
Osteoporosi: diagnosi, prevenzione e cure
La demineralizzazione ossea dovuta all’osteoporosi non causa sintomi o segni particolari, a meno che non sia già a un livello così avanzato da causare fratture. Con il progredire dell’età e, nelle donne, all’arrivo della menopausa, sarebbe bene tenere sotto controllo lo stato dell’apparato scheletrico.
L’esame più indicato a questo scopo è la densitometria ossea (DEXA), che permette di valutare la densità minerale delle ossa usando come parametro di riferimento un valore chiamato T-score:
- T-score fino a -1: Normale
- T-score tra -1 e -2,5: Osteopenia (diminuzione densità ossea non seria)
- T-score minore di -2,5: Osteoporosi
Una vera e propria cura per l’osteoporosi purtroppo non esiste, ma questa patologia può essere tenuta sotto controllo e prevenuta (o quanto meno ritardata) con uno stile di vita sano, basato su:
- Attività fisica: condurre una vita attiva è molto importante per la salute delle ossa, per molti motivi. Gli esercizi di carico (in cui il peso corporeo grava sulle ossa, come la camminata, la marcia, il salire le scale ecc.) stimolano il processo di deposizione ossea, aiutando a contrastare l’osteoporosi, e gli esercizi di resistenza, eseguiti con pesetti ed elastici rinforzano i muscoli e li rendono meno rigidi. Può essere sufficiente anche solo camminare (di buon passo, tutti i giorni, o quasi, per almeno 30 minuti) e fare le scale a piedi. Il cammino mette in azione i muscoli (e le ossa) del femore, del bacino, della colonna vertebrale, le sedi più colpite all’osteoporosi. Ad oggi l’attività fisica, moderata, ma costante e regolare, è l’unico vero rimedio contro l’osteoporosi.
- Corretta alimentazione: è importante assumere cibi ricchi di calcio e vitamina D (tenendo presente che la vitamina D può essere assorbita dal nostro organismo solo grazie all’esposizione al sole), mantenere sotto controllo il peso attraverso un regime dietetico adatto e limitare il consumo di alcool.
Uno stile di vita sano può fare molto, ma nei casi più seri di osteoporosi, il medico potrebbe prescrivere farmaci specifici come i bifosfonati, i modulatori selettivi del recettore degli estrogeni, terapie ormonali estrogeniche sostitutive o gli anticorpi monoclonali. Purtroppo però queste terapie non sono prive di controindicazioni e di effetti collaterali a volte pesanti.
Cro®System: un valido aiuto nella lotta all’osteoporosi
Ottimo alleato nella prevenzione e nel contrasto dell’osteoporosi, come testimoniato da uno specifico studio scientifico, si è rivelato il Cro®System, un innovativo macchinario che utilizza le vibrazioni meccaniche focali, trasmesse ai muscoli interessati tramite piccoli manipoli.
Il Crosystem è in grado di aumentare marcatamente la forza e la resistenza alla fatica. Questo consente lo svolgimento di un’attività fisica adeguata, senza particolare sforzo. Tipicamente si trattano, come nello studio eseguito, i muscoli delle cosce, i quadricipiti, fondamentali per il cammino.
Le vibrazioni emesse dal Cro®System, quasi impercettibili, sono in grado di attivare in modo selettivo dei particolari recettori nervosi presenti nei muscoli, che le trasmettono direttamente ai centri di controllo motorio nel sistema nervoso centrale.
Il risultato è un potenziamento della rete nervosa, inteso come maggiore capacità di controllare il movimento e l’attività muscolare in generale, con conseguente:
- Ottimizzazione del tono muscolare
- Aumento di forza e coordinazione
- Aumento di stabilità nel cammino e nello stazionamento
- Aumento della sensibilità propriocettiva (la capacità di riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli)
Test scientifici finalizzati a determinare l’effetto delle vibrazioni meccaniche focali sulla densità minerale ossea, la forza delle gambe e l’equilibrio di pazienti osteoporotiche in postmenopausa hanno dimostrato che il Cro®System è un trattamento sicuro che può migliorare in modo significativo e persistente le prestazioni muscolari e può contrastare efficacemente la progressiva demineralizzazione ossea nei soggetti osteoporotici.
Questo innovativo trattamento, che consiste in un’applicazione di 30 minuti circa da ripetere per tre giorni consecutivi, ha determinato nei soggetti trattati un considerevole aumento del tono muscolare, della forza, della coordinazione e della resistenza alla fatica, consentendo una ripresa dell’attività fisica che ha comportato la remineralizzazione delle ossa.
Gli effetti positivi si sono manifestati fin dal secondo giorno di trattamento, con un massimo a due settimane e con persistenza per tutti i nove mesi dello studio preliminare.
Limiti
L’efficacia del Cro®System è condizionata dalla volontà del soggetto a fare attività fisica, anche il semplice camminare, con costanza e regolarità. Questo trattamento, con l’aumento di resistenza che conferisce, aiuta ad assumere con più facilità abitudini di vita migliori, ma senza il desiderio di farlo, non è sufficiente.
Per ulteriori informazioni su questo trattamento che non utilizza farmaci, onde magnetici e campi elettrici, e pertanto è completamente privo di controindicazioni e effetti collaterali, non esitate a consultare i test scientifici e a chiedere informazioni al Centro Cro®System Autorizzato più vicino a casa vostra.
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