Ernia cervicale: cosa è e come si cura.
Oggi parleremo di un problema che può essere molto fastidioso e soprattutto molto pericoloso , l’ernia cervicale, e ne indagheremo cause, sintomi e nuove terapie.
Sommario
- Cosa si intende per ernia cervicale?
- Ernia cervicale: i principali sintomi.
- Come si cura l’ernia cervicale?
- L’nnovazione per risovere l’ernia cervicale.
- Limiti.
- Per approfondire
Cosa si intende per ernia cervicale?
La porzione cervicale della colonna vertebrale è costituita da 7 vertebre, identificate dalla lettera C, articolate fra loro grazie a speciali cuscinetti, detti dischi intervertebrali (solo quelle poste più in alto, la C1 e la C2, denominate Atlante ed Epistrofeo, sono prive di disco).
I dischi intervertebrali sono costituiti da un nucleo polposo, una sostanza gelatinosa composta per quasi il 90% da acqua, protetto da anelli fibrosi concentrici, rafforzati a loro volta da legamenti longitudinali (posizionati nella parte anteriore e posteriore).
A volte può succedere che l’anello fibroso si rompa sotto la spinta del nucleo polposo, che fuoriesce dalla sua sede, comprimendo le strutture nervose adiacenti: in questo caso si avrà un’ernia cervicale.
l’ernia cervicale puoò dare dolori importanti, ma soprattutto può danneggiare vie nervose che controllano tutti i nostri muscoli, dal colo ai piedi.
Fra le cause più frequenti di questa patologia, troviamo:
- Eventi traumatici come colpi di frusta.
- Atteggiamenti posturali errati.
- Sollecitazioni ripetute nel tempo.
- Deficit o contratture muscolari
- Debolezza dei legamenti.
- Modificazione della normale struttura delle vertebre e indebolimento fisiologico del disco dovuto all’invecchiamento.
La compressione delle strutture nervose conseguente alla fuoriuscita del nucleo del disco dalla sua sede naturale darà luogo a sintomi, facilmente riconoscibili, che porteranno lo specialista a presupporre la presenza di un’ernia cervicale, da confermare sottoponendo il paziente a specifici esami strumentali.
Ernia cervicale: i principali sintomi.
Il nucleo polposo del disco intervertebrale, fuoriuscendo dalla sua sede, va a comprimere le radici nervose dirette agli arti superiori e, a volte, anche il midollo spinale, causando una serie di sintomi, molto spesso invalidanti.
La manifestazione principale dell’ernia cervicale è il dolore, a volte molto severo, che dal collo tende a irradiarsi alla testa e soprattutto al braccio, e che si acutizza muovendo il capo.
Al dolore, spesso si associano tutta una serie di disturbi dovuti alla compressione delle strutture nervose, fra i quali:
- Formicolii alle braccia e sensazione di scossa elettrica.
- Difficoltà di movimento per gli arti superiori.
- Sensazione di punture di spillo al collo e alle braccia.
- Deficit di forza degli arti superiori.
Il rischio è un coinvolgimento importante del midollo spinale, dove passano le fibre nervose che controllano il nostro corpo, dal collo in giù.
Al manifestarsi di questi sintomi è bene recarsi da uno specialista, che dopo un’attenta anamnesi, sottoporrà il paziente a test di imaging, come TAC o RMN, per confermare la diagnosi.
Come si cura l’ernia cervicale?
La terapia per l’ernia cervicale solitamente è conservativa e, solo nei casi più gravi, che non rispondono ai trattamenti, si opta per l’intervento chirurgico.
Il primo e fondamentale approccio consiste nella riabilitazione. per allentare la tensione muscolare di spalle e collo e ridurre la compressione delle radici nervose. Spesso ai cicli di fisioterapia viene associato un trattamento farmacologico. L’ernia cervicale si accompagna infatti quasi sempre a contratture dei muscoli del collo. Queste contratture mantengono e peggiorano il problema.
Quando le terapie farmacologiche e riabilitative falliscono, e i pazienti continuano a manifestare sintomi molto gravi, che richiedono una decompressione urgente, si ricorre all’approccio chirurgico. Questo viene essere considerata come ultima ipotesi perchè il tratto cervicale della colonna vertebrale coinolge strutture nervose assolutamente importanti e l’intervento è complesso.
Il problema va risolto agendo sulle contratture. Se le contratture si risolvono, con il tempo, l’ernia si secca e rimpicciolisce: non è più in grado di dare fastidi.
Cro®system: l’innovazione nei problemi dell’ernia cervicale.
Ottimi e rapidi risultati si sono ottenuti affiancando alla fisioterapia tradizionale il trattamento con il Cro®system.
Il Cro®system applica sequenze di micro allungamenti-accorciamenti di frazioni di millimetro al muscolo su cui agisce. Questi microscopici movimenti (0,2-0,5 millimetri) stimolano la sensibilità che controlla quei muscoli (sensibilità propriocettiva) e questa migliora.
Una migliore sensibilità propriocettiva migliora (e molto) la funzione muscolare (Aman et al. The effectiveness of proprioceptive training for improving motor function: a systematic review. 2015)
Il Crosystem consente così di eliminare le contratture che causano dolore e parestesie e possono portare alla paralisi
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I limiti
Indispensabile valutare le singole situazioni e le dimensioni dell’ernia.
Per approfondire
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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