Propriocezione e riabilitazione
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Mettevi in piedi, chiudete gli occhi, tutto quello che sentite dal vostro corpo, dai piedi, dalle articolazioni, è propriocezione. La propriocezione ci dice in che posizione si trovano, cosa fanno, come si muovono, le nostre articolazioni, i muscoli, le ossa.Sulla base di queste informazioni, manteniamo la posizione eretta, seduta, organizziamo il movimento e la sua precisione.
Sommario
- Funzione della propriocezione
- La propriocezione e la coordinazione
- I propriocettori
- L’elaborazione e la propriocezione
- Il peggioramento e il miglioramento della propriocezione.
- Come migliorare la propriocezione
- Nuove tecniche consentono di migliorare la propriocezione
- Per approfondire
Funzione della propriocezione. Propriocezione e riabilitazione
Senza la propriocezione, o con un grave deficit di essa, non potremmo muoverci senza cadere, avremmo grandi difficoltà ad afferrare un oggetto.
L’affinamento della propriocezione consente di migliorare, moltissimo la nostra efficienza motoria: aumenta
La propriocezione e la coordinazione
Per qualunque movimento, anche per il movimento più semplice come stendere una gamba, dobbiamo attivare molti muscoli. Stendere una gamba richiede l’attivazione di almeno 6 muscoli contemporaneamente.
Questi muscoli hanno funzioni diverse, insieme collaborano ad eseguire il movimento. Per collaborare devono essere coordinati. Quando più persone collaborano allo stesso scopo, maggiore è la coordinazione, migliore è il risultato. La coordinazione determina:
- Forza
- Velocità
- Potenza
- Resistenza alla fatica
Perché il cervello possa coordinare efficacemente deve raccogliere informazioni su cosa sta facendo. Queste informazioni le raccolgono i propriocettori.
I propriocettori. Propriocezione e riabilitazione
I propriocettori sono recettori nervosi in grado di rilevare quanto è piegata un’articolazione, quanto tira un legamento, quanta forza le fibre nervose sviluppano, la velocità del movimento. Sono strutture nervose, non possiamo aumentarne il numero. Possiamo migliorare la loro funzione.
L’elaborazione e la propriocezione
Il punto critico è cosa fa il sistema nervoso di tutte le informazioni propriocettive che raccoglie: l’elaborazione della propriocezione. L’elaborazione delle informazioni può migliorare o peggiorare: la nostra capacità di muoverci può quindi migliorare o peggiorare.
Il peggioramento e il miglioramento della propriocezione.
Nel nostro corpo vale una legge semplice: ciò che usiamo migliora, ciò che non usiamo peggiora.
La vita sedentaria è destinata a peggiorare la propriocezione. Meno ci muoviamo, più la propriocezione peggiora e quindi peggiora il movimento. La difficoltà a muoverci ci fa muovere di meno: è un circolo vizioso in cui si può facilmente cadere.
Questa situazione è tipica degli anziani. Comporta una moltitudine di problemi, infatti aumentano il rischio di cadute, la debolezza, i dolori articolari, l’affaticabilità.
Naturalmente si può migliorare, e molto. Nell’atleta significa un aumento importante della prestazione, nell’anziano l’autonomia motoria, nell’adulto normale significa prevenzione rispetto a problemi futuri.
Come migliorare la propriocezione. Propriocezione e riabilitazione
Tutti i movimenti, le attività motorie che richiedono precisione di movimento aumentano la propriocezione, l’affinano. Attività fisica come danza, ginnastica, sci, tennis, yoga, tai-chi, arti marziali, passeggiate sulla sabbia, passeggiate su prati o terreni non perfettamente lisci, camminare scalzi, sport, in generale migliorano, anche marcatamente, la propriocezione.
Notate, non è il sudore o la fatica o la forza che migliorano la propriocezione, è il movimento preciso che la migliora. La propriocezione migliorata aumenterà forza, velocità resistenza, potenza.
E’ il contrario di quanto pazienti colpiti da malattie neurologiche spesso pensano, cercando più forza. E’ il contrario anche di quanto pensano molti frequentatori di palestre.
Propriocezione e riabilitazione-Nuove tecniche consentono di migliorare la propriocezione
Sono state introdotti dispositivi destinati ad agire sulla propriocezione, ad esempio:
Si tratta tuttavia di dispositivi che richiedono una notevole collaborazione da parte del paziente, molto impegno. Spesso gli esercizi sono difficili da eseguire e del tutto non adatti a molte situazioni cliniche.
Il Crosystem impone una serie di micro allungamenti-accorciamenti delle fibre muscolari (il paziente avverte solo una specie di leggera vibrazione, innocua, non fastidiosa). Questo stimolo è specifico per la sensibilità propriocettiva, che guida la nostra azione muscolare. Questa azione permette di far funzionare meglio e di più quanto può farlo. I tempi di applicazione, solo 3 giorni consecutivi 40-60 minuti al giorno, la persistenza dei risultati (mesi o permanenti) e l’intensità, consentono importanti miglioramenti del tutto rapidi. i risultati sono di grande efficacia sugli sportivi, per recuperare, migliorare, affinare la propriocezione, con impegno minimale del paziente. I link vi offrono la possibilità di approfondire.
Per approfondire
- Il nuovo training nello sport
- Preparazione atletica e innovazione
- Il crosystem nel training sportivo: la fatica
- I crampi muscolari e la cura
Il Crosystem è in uso da tempo presso diverse istituzioni
- La Asl3 della regione Veneto
- La Asl di Latina, Offerto dalla Lega Italiana dei tumori
- La Asl di Prato
- Il Don Gnocchi di S.Maria al Castello
- Il Don Gnocchi S.Maria alla Pineta di Massa
- Il protocollo è inserito dal 2016 nelle linee guida americane per la spasticità
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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