Sciatica un nuovo trattamento

Prof. G.M. Filippi 

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Oggi parliamo di una patologia che colpisce gran parte della popolazione adulta almeno una volta nella vita: si tratta della sciatica, meglio detta sciatalgia. Su questa patologia il Crosystem può fornire un notevole aiuto rinforzando gli addominali. Tuttavia occorre spiegare il meccanismo di base che sta dietro questo disturbo così fastidioso.

Sommario

• Che cos’è la sciatica?
• Sciatica. Un poco di anatomia
• Cause della sciatica.
• Sintomi della sciatica.
• Sciatica: diagnosi e terapia
• Contrastare la sciatica.
• La riabilitazione
• La novità: azione del Crosystem nella sciatica
• I vantaggi nell’utilizzo del Cro®System
• Quali i limiti?

Sciatica un nuovo trattamento. Che cos’è la sciatica?

Con il termine sciatica si intende l’infiammazione del nervo sciatico, il più lungo del corpo umano, che ha origine nella parte bassa della schiena e termina a livello del piede.

Sciatica. Un poco di anatomia

Il nervo sciatico in realtà è formato dall’unione di 5 nervi (gli ultimi due lombari e i primi 3 sacrali) che si congiungono.

Quando una o più radici del nervo a livello della bassa schiena, sono compresse, si infiammano, si manifesta la sciatica, cioè un dolore che si può irradiare dalla zona lombare lungo tutto il percorso del nervo sciatico.

Cause della sciatica.

Come detto nel paragrafo precedente, la causa più comune della sciatica è la compressione del nervo o delle sue radici, a livello lombare e sacrale. Questa compressione può essere dovuta a molti possibili fattori i più comuni sono:

• Ernia del disco o protrusione discale
• Stenosi del canale vertebrale (condotto della colonna dove passa il midollo spinale)
• Stenosi dei forami vertebrali, i piccoli canali dove scorrono le radici dei nervi spinali

 Sintomi della sciatica.

• Dolore più o meno intenso che si irradia lungo le aree anatomiche dove passa il nervo sciatico, e che di norma riguarda un solo lato del corpo.
• Formicolio, intorpidimento e mancanza di sensibilità e forza a livello della gamba e del piede.

Sciatica un nuovo trattamento: diagnosi e terapia

Per una corretta diagnosi è necessaria una  TAC, una risonanza magnetica e/o elettromiografia, anche per avere un’idea chiara della causa che ha scatenato la sciatica.

Il trattamento

• Nei casi più lievi, si raccomanda il riposo e la modifica di posture errate, tramite esercizi mirati a rinforzare la muscolatura dell’addome.
• Nei casi più seri, il medico prescriverà farmaci, cicli di fisioterapia e, una volta superata la fase acuta, sedute di ginnastica posturale, indispensabili per ristabilire il corretto equilibrio neuromuscolare della schiena.

Solitamente, la sciatica si risolve in circa 6 settimane; nei casi più gravi può essere indicato l’intervento chirurgico. Generalmente si cerca di evitare quest’ultima opzione in quanto invasiva, e perché il problema, nel tempo, può ripresentarsi.

Sciatica un nuovo trattamento. Contrastare la sciatica.

In caso di sciatalgia, due sono le priorità:

• Eliminare il dolore
• Porre le basi perché non peggiori e magari si risolva.

Per il dolore, con limiti si possono usare farmaci (ricchi tuttavia di effetti collaterali). Fondamentale è impedire che la situazione peggiori e, possibilmente, risolvere il problema.

Alla base dei meccanismi che nella maggior parte dei casi scatenano la sciatalgia, vi è un rilasciamento della muscolatura addominale, fondamentale per controllare il corretto posizionamento della colonna vertebrale. Questo causa le compressioni.

Sciatica un nuovo trattamento. La riabilitazione

Un corretto percorso di fisioterapia e ginnastica posturale è importantissimo, spesso si rivela molto lungo  (si parla di 18-24 mesi), faticoso e difficile. I muscoli addominali vanno infatti esercitati con esercizi indiretti vietatissimi i classici “esercizi addominali” per il rischio di peggiorare.

Sciatica un nuovo trattamento: azione del Crosystem nella sciatica

In questi casi, molto valida si è rivelata la terapia con il Cro®System. Questo impone una serie di micro allungamenti-accorciamenti delle fibre muscolari (il paziente avverte solo una specie di leggera vibrazione, innocua, non fastidiosa). Questo stimolo è specifico per la sensibilità propriocettiva, che guida la nostra azione muscolare. Questa azione permette di far funzionare meglio e di più quanto può farlo. I tempi di applicazione, solo 3 giorni consecutivi 40-60 minuti al giorno, la persistenza dei risultati (mesi o permanenti) e l’intensità, consentono importanti miglioramenti del tutto rapidi.

In pratica, senza caricare la colonna vertebrale, il Cro®System riesce ad ottenere in poco tempo l’effetto perseguito dalla riabilitazione tradizionale con lunghi anni di esercizi.

Sciatica un nuovo trattamento I vantaggi nell’utilizzo del Cro®System

• Il trattamento è assolutamente indolore
• Non vengono utilizzati farmaci, correnti elettriche o campi magnetici
• La procedura è molto veloce e garantisce effetti persistenti.

Il Cro®System, completamente privo di controindicazioni, può essere utilizzato su soggetti di tutte le età, anche su portatori di dispositivi intracorporei, come pacemaker o pompe da infusione.

Sciatica un nuovo trattamento Quali i limiti?

• Se il problema è a livello delle vertebre L1, L2, L3spesso si ha una diminuzione o anche una scomparsa della sintomatologia dolorosa che può durare anche anni.
• Se è più basso, L4, L5, S1, raramente il dolore viene modificato, ma si rinforzano i muscoli addominali, indispensabile per avere una progressiva riduzione del problema

Tuttavia, dove che sia che il problema, si ha un rinforzo molto efficace della muscolatura addominale. Questo risultato accelera molto la riabilitazione e consente sia di evitare peggioramenti, sia di favorire, nel tempo, la definitiva soluzione.

Il Crosystem è in uso da tempo presso diverse istituzioni

• La Asl di Latina, Offerto dalla Lega Italiana dei tumori
• La Asl di Prato
• Il Don Gnocchi di S.Maria al Castello
• Il Don Gnocchi S.Maria alla Pineta di Massa
• Il protocollo è inserito dal 2016 nelle linee guida americane per la spasticità
• Elenco completo dei centri Crosytem

L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi

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