Propriocezione e allenamento: aumento delle capacità atletiche
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La propriocezione domina le nostre capacità atletiche
Sappiamo oggi che le capacità atletiche dipendono in misura fortissima dalla propriocezione. Infatti, le informazioni propriocettive consentono la pianificazione del movimento. Quindi non solo nella traiettoria, ma anche e soprattutto nella gestione delle unità motrici. Il segnale propriocettivo consente di ottimizzare il bilanciamento tra unità motrici agoniste/antagoniste. Questo significa maggiore forza, potenza, velocità, minore fatica.
Propriocezione, allenamento e movimento
La propriocezione è determinante nel controllo motorio e “la potenza senza il controllo è niente”. In qualunque movimento il nostro cervello deve raccogliere informazioni su ciò che è intorno (con la vista, l’udito). Questi dati devono essere integrati con la conoscenza della situazione di ogni componente del corpo coinvolto nel movimento (muscoli, tendini, legamenti, articolazioni, proprio peso e sua posizione: con la propriocezione). Quindi i due gruppi di informazioni saranno fusi insieme e saranno utilizzati per gestire il movimento.
- Migliore l’informazione, migliore la programmazione.
- Migliore la programmazione, maggiore forza, potenza, velocità, precisione, resistenza di esecuzione.
In termini semplici. il motore (muscoli) è importante, ma a parità di motore la differenza la fa il pilota (cervello). Dunque, il pilota conta molto di più. Tutto questo è particolarmente vero nel nostro corpo. Infatti, se un’auto è mossa da un solo motore, il nostro corpo è mosso da una moltitudine di motori che devono interagire.
Dunque è oggi chiaro che migliorare la propriocezione significa migliorare le capacità atletiche
Propriocezione, allenamento. Aumento delle capacità atletiche.
Oggi sappiamo come aumentare la massa di un muscolo, anche in ultranovantenne, ma la propriocezione è la nuova frontiera.
Il miglioramento della propiocezione nell’allenamento si effettua di solito con esercizi di coordinazione. Tuttavia, il problema è che l’atleta, con fatica, diventa bravo in quello specifico esercizio. D’altra parte, oggi, si può agire direttamente e selettivamente sul controllo propriocettivo, con una collaborazione minimale minimale da parte dell’atleta.
Propriocezione e allenamento. Studi
Si vada all’articolo descrittivo, oppure alla review scientifica.
Propriocezione e allenamento. Modalità di intervento, meccanismi ed effetti
La modalità elettiva consiste nell’applicazione ripetuta in pochi giorni consecutivi di specifiche sequenze di micro allungamenti-accorciamenti del muscolo. Si applica sui muscoli che svolgono un ruolo principale nell’attività sportiva del soggetto. Oppure su muscoli eventualmente deficitari.
Il protocollo di stimolazione propriocettiva. Il Crosystem
Circa 50 studi internazionali si sono basati sull’utilizzo di un particolare protocollo. Questo applica, secondo specifici parametri, un segnale adeguato e selettivo per i propriocettori muscolari. In particolare, la descrizione dei parametri e delle caratteristiche indispensabili è stata riportata in specifici studi (1, 2, 3, 4, 5)
Per una descrizione più approfondita dei meccanismi si rimanda a pagine specifiche.
Il sistema è applicato correntemente in riabilitazione ortopedica e neurologica da centri privati e pubblici.
Propriocezione e allenamento. Effetti
Gli effetti si manifestano in tutte le attività in cui l’articolazione è coinvolta e in cui la coordinazione è dominante: dunque tutti gli sport caratterizzati da “stop and go”: calcio, tennis, sci, basket, pallavolo, culturismo, nuoto su distanze cortissime, brevi, medie, body-building ecc. Quindi i risultati non sono “task-specifici”. Quando il ssitema di rilevazione ed elaborazione è potenziato, la sua azione si manifesta ogni qual volta è chiamato in azione.
La durata degli effetti è di almeno 45 giorni nel calcio, permanenti in sport che non siano di contatto.
I risultati vengono amplificati dall’allenamento tradizionale e l’allenamento amplifica gli effetti del trattamento.
Per ulteriori informazioni, non esitate a consultare la pagina dedicata ai test scientifici e l’elenco dei Centri Cro®system autorizzati, in Italia e all’estero.
Propriocezione e allenamento. Evidenza del ruolo propriocettivo nell’allenamento e le capacità atletiche
Studio eseguito su una squadra di pallavoliste di livello regionale.
Atlete divise in due gruppi, un gruppo è stato trattato ad inizio stagione con specifico training propriocettivo sui muscoli quadricipiti.
Entrambi i gruppi svolgevano l’identica attività di allenamento e agnismo.
Le atlete trattate ad inizio stagione, dopo 24 ore dalla fine del trattamento raggiungevano una capacità di balzo superiore a quella ottenuta dalle atlete non trattate dopo 240 giorni di allenmenti e agonismo.
Effetti del training propriocettivo sulla preparazione atletica. Soggetto di sesso maschile, adulto, 27 anni
Approfondimenti
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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