Lussazione del ginocchio: cause, sintomi e cure.
Lussazione del ginocchio: cause, sintomi e cure.
La lussazione del ginocchio è una grave lesione in cui le ossa che formano l’articolazione (femore, tibia e perone) perdono il loro allineamento. Può essere causata da traumi ad alta energia (incidenti stradali, sport) e spesso coinvolge anche danni a legamenti, vasi sanguigni e nervi. È un’emergenza medica che richiede riduzione tempestiva e, spesso, intervento chirurgico. La riabilitazione è lunga e fondamentale per recuperare la funzionalità.
Articolo del prof.Guido M. Filippi
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Cosa si intende per lussazione del ginocchio?
La lussazione del ginocchio è la perdita dei rapporti fra le estremità ossee che costituiscono un’articolazione, che può manifestarsi in seguito a eventi traumatici o a una forzatura dei movimenti.
La lussazione del ginocchio (da non confondere con quella della rotula, che interessa quest’ultima e il femore) consiste nello spostamento della tibia, ossia la parte inferiore della gamba, rispetto al femore, cioè l’osso della coscia. E’ definita completa quando i capi ossei non hanno più nessun punto di contatto, e incompleta (o sublussazione) quando fra questi viene mantenuto un contatto parziale.
La lussazione del ginocchio, totale o parziale che sia, può essere accompagnata da lesioni più o meno gravi alla capsula articolare, ai muscoli, ai tendini, ai legamenti e a tutti quei tessuti molli che circondano l’articolazione. Si tratta di un infortunio piuttosto grave, che può interessare anche i nervi e il sistema vascolare (può interessare l’arteria poplitea). Risulta quindi fondamentale intervenire tempestivamente per ridurla.
Lussazione del ginocchio: principali sintomi.
Fra le cause più comuni delle lussazioni che interessano il ginocchio troviamo i traumi violenti dovuti all’urto del ginocchio contro il cruscotto dell’auto in caso di incidente stradale. In misura minore, si considerano gli eventi traumatici che si verificano durante l’attività sportiva.
I sintomi della lussazione sono facilmente riconoscibili:
- Dolore molto intenso al momento del trauma
- Impossibilità di muovere il ginocchio interessato
- Deformità ben visibile e palpabile
- Gonfiore e versamento di sangue (emartro)
In caso di interessamento dei nervi, il soggetto potrebbe avvertire formicolio e intorpidimento della gamba.
Se si sospetta una lussazione, è bene farsi visitare il prima possibile in un pronto soccorso: una volta confermata la diagnosi attraverso una radiografia. Il medico provvederà a riportare in sede i segmenti ossei mediante specifiche manovre dette di “riduzione”, per poi procedere a una risonanza magnetica (indispensabile per individuare eventuali danni ai tessuti molli che circondano l’articolazione).
Cosa fare dopo una lussazione al ginocchio?
Subito dopo la riduzione che, come ricordiamo, va effettuata il prima possibile per evitare difficoltà di riposizionamento dei capi ossei e danni più seri. Il paziente dovrà stare a riposo per un tempo più o meno lungo (si va dalle 2 alle 6 settimane). Dovrà indossare un tutore, in quanto dopo una lussazione l’articolazione rimane molto instabile, e soggetta a recidiva.
Per il dolore verranno prescritti antinfiammatori per via sistemica o infiltrazioni locali, in attesa di poter iniziare il corretto iter fisioterapico.
Fondamentale è rinforzare la muscolatura.
Dopo la lussazione, nel corso della quale le strutture molli che circondano l’articolazione vengono più o meno gravemente lesionate, l’articolazione tende a rimanere instabile. Causa principale è quasi sempre l’inadeguato recupero del muscolo vasto mediale.
Questo problema espone il paziente a eventuali recidive e, a lungo andare, a danni artrosici dovuti al mancato recupero del giusto equilibrio articolare, è fondamentale che i muscoli che circondano il ginocchio recuperino la giusta funzione.
Le difficoltà del rinforzo muscolare
Tutto questo porta a due problemi principali:
- Gli esercizi, soprattutto nei primi tempi, possono provocare dolore, risultando controproducenti.
- Se non sono ben eseguiti il “vasto mediale”, muscolo fondamentale per la stabilizzazione del ginocchio, può non recuperare in maniera adeguata.
Entrambi i problemi sono di notevole difficoltà:
- Se il carico degli esercizi è eccessivo, il danno si ripresenterà, non raramente in forma più grave.
- Se il carico è troppo leggero, non si avranno risultati apprezzabili.
Il muscolo più difficile da recuperare, come detto prima, è il vasto mediale: per questo muscolo trovare il giusto carico di esercizio è veramente difficile e frequentissimo il cattivo recupero.
Cro®system: un valido aiuto nel recupero post lussazione.
Su questo versante di valido aiuto si è dimostrato il trattamento con il Cro®system, un innovativo macchinario che è in grado di aggirare entrambi i problemi, agendo direttamente sul controllo nervoso dell’articolazione.
Il Cro®system richiede un carico minimale e ottiene un potenziamento cospicuo e assolutamente persistente, particolarmente sul vasto mediale.
A questo LINK le evidenze scientifiche circa l’azione del metodo sui problemi del movimento.
Applicazione del Crosystem
Tramite l’applicazione di piccoli manipoli sui muscoli interessati, Cro®system impone ai muscoli sequenze di micro allungamenti-accorciamenti. Questi, selettivamente, stimolano la rete nervosa, migliorando il controllo dell’articolazione da parte del sistema neuromuscolare. In parole semplici, si mette la muscolatura in condizione di svolgere al meglio la sua funzione protettiva sul ginocchio. Così si scongiurano anche le fastidiose contratture che possono influire non poco sui movimenti articolari.
- Il trattamento dura solo 3 giorni (basta una applicazione della durata di circa 30 minuti al giorno).
- I primi effetti si possono apprezzare già in seconda, terza giornata e l’effetto massimo entro 15 giorni.
- Il Cro®system è completamente indolore e privo di controindicazioni ed effetti collaterali: non utilizza farmaci, onde magnetiche e campi elettrici, e può essere utilizzato anche da portatori di dispositivi intracorporei.
Per approfondire
- Il Crosystem
- La propriocezione
- Ipotonia e debolezza muscolare
- L’artrosi e il Crosystem
- Artrosi dell’anca
- Artrosi del ginocchio
- La coxartrosi
- Artrosi della caviglia
- Artrosi della spalla
- L’artrosi della mano
- L’acido ialuronico
- Documentazione scientifica
L’articolo è opera del Prof. Guido Maria Filippi
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